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I giornalisti svizzeri sentono la pressione dell'economia
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Keystone-ats
2 giorni fa
Oltre l'85% dei giornalisti che hanno partecipato al sondaggio ha dichiarato di impegnarsi a fornire informazioni obiettive e concrete e a combattere le fake news nella lotta contro la crescente polarizzazione della società.

I giornalisti svizzeri continuano a prendere molto sul serio il loro ruolo nella società, ma la pressione dell'economia sta rendendo sempre più difficile l'adempimento di questo compito. È quanto emerge dall'ultimo Barometro dei giornalisti dell'area tedescofona. Oltre l'85% dei giornalisti che hanno partecipato al sondaggio ha dichiarato di impegnarsi a fornire informazioni obiettive e concrete e a combattere le fake news nella lotta contro la crescente polarizzazione della società. L'indagine, realizzata lo scorso marzo dall'agenzia di comunicazione svizzera Farner e dalla società austriaca di ricerche demoscopiche Marketagent, tiene conto delle risposte date da oltre 500 professionisti dei media in Germania e Austria e da 168 in Svizzera. Tre intervistati su quattro si dicono propensi a evitare il giornalismo sensazionalistico. Più di tre quarti si lamentano però del fatto che le misure di riduzione dei costi impediscono loro di mantenere gli standard giornalistici. Un terzo dei giornalisti in Svizzera ritiene inoltre che la serietà del proprio lavoro sia diminuita.

Social media sempre più importanti

Quasi il 60% dei partecipanti è convinta che i fatti dovrebbero rimanere al centro delle notizie. La stragrande maggioranza ritiene peraltro di avere un grande impatto sulla società: quasi il 95% ha infatti descritto il giornalismo come una forza in grado di influenzare, consapevolmente o meno, le tendenze sociali. Il 92% ritiene inoltre che il giornalismo possa contribuire alla coesione sociale. Oltre il 90% dei giornalisti svizzeri ritiene tuttavia che la stampa abbia perso importanza. Il 70% vede un declino simile nella televisione e quasi il 60% nella radio. Al contrario, l'85% degli intervistati ritiene che i social media stiano guadagnando importanza, così come le piattaforme digitali (oltre il 75%) e i podcast (quasi l'80%).