
Tra chi guarda con interesse alle elezioni presidenziali americane c'è il mondo economico, incluso quello bancario. Abbiamo chiesto a Fabrizio Cieslakiewicz, direttore generale di Banca Stato, come un'eventuale vittoria di Kamala Harris potrebbe influire sulle relazioni economiche tra Svizzera e Stati Uniti. "Fatico a rispondere. Si è parlato molto poco della politica economica della candidata democratica", osserva Cieslakiewicz. "Ha solo accennato alla volontà di aumentare le imposte per il ceto medio-alto, ma non si è espressa sulle relazioni economiche che intende avere con gli Stati esteri". Il giudizio del direttore generale di Banca Stato è netto: "Non ho capito quali siano le sue idee economiche".
Debito verso l'alto
Di un aspetto Cieslakiewicz è tuttavia convinto. "Sia Harris sia Trump indebiteranno ulteriormente gli Stati Uniti. Cercheranno una ripresa dell'economia con una politica inflazionistica, ma alla fine la Fed dovrà intervenire per aumentare i tassi".
"Un imprenditore attento al guadagno"
Sul piano economico, secondo Cieslakiewicz le idee di Donald Trump sono più chiare. "È un protezionista. Non gli importa molto dell'Europa e del mondo, ma solo del suo 'America first'". Il direttore di Banca Stato intravvede però uno spiraglio per relazioni economiche relative positive con degli Stati Uniti sotto un'amministrazione repubblicana. "Trump è un imprenditore: se vede una possibilità di guadagno, può stringere un patto. Con Trump la Svizzera ha l'opportunità di stringere degli accordi bilaterali. È un uomo di mercato che crede nel 'dare per avere', quasi fossimo in un baratto".