
Il Tribunale penale federale (TPF) ha condannato con rito abbreviato tre ex dipendenti delle FFS a pene detentive con la condizionale di rispettivamente 15, 17 e 18 mesi per truffa per mestiere, falsità in documenti e infedeltà nella gestione pubblica. Un loro complice ha ricevuto una pena di 20 mesi anch’essa sospesa. I quattro avevano sottratto alle Ferrovie federali circa 3,2 milioni di franchi.
I risarcimenti
Il TPF ha anche condannato i quattro a pene pecuniarie comprese tra 90 e 120 aliquote giornaliere, tutte sospese. Tre dei quattro condannati dovranno restituire alle FFS un totale di 650’000 franchi quale pretesa civile oltre a un risarcimento di 10’000 franchi ciascuno. A ciò si aggiungono 39’000 franchi che ogni condannato dovrà pagare per le spese processuali, per un totale di 182’000 franchi.
Lo schema
Lo schema immaginato degli imputati era relativamente semplice: il quarto uomo, un capocantiere, emetteva fatture false che dopo essere transitate attraverso altre aziende finivano alle FFS. Qui i tre dipendenti delle ferrovie le introducevano nel sistema contabile dell’azienda e le saldavano. Per diversi anni fino a maggio 2012, gli imputati hanno così ottenuto “bonus” per diverse centinaia di migliaia di franchi. Questi importi sono stati investiti in beni di lusso e nella ristrutturazione delle loro case. Le autorità giudiziarie hanno del resto sequestrato automobili e motociclette, oltre a beni immobiliari.
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