Assicurazioni
Guidare bene non basta, premio in base a sesso e passaporto. Ma il 57% degli svizzeri non ci sta
©Chiara Zocchetti
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Redazione
10 giorni fa
La maggior parte della popolazione svizzera chiede di vietare l’applicazione di criteri discriminatori quali la nazionalità o il sesso ai premi dell’assicurazione auto, come avviene nell’UE. Secondo un sondaggio rappresentativo di comparis.ch, il 57,3% degli intervistati è a favore di questo divieto. Per gli assicurati di nazionalità svizzera, l’allineamento ai criteri dell’UE comporterebbe un aumento medio dei premi di circa il 5%.

Oggi in Svizzera l’importo dei premi dell’assicurazione auto è determinato da diversi fattori, tra cui l’età, il sesso e la nazionalità. Nell’UE, invece, la direttiva antidiscriminazione vieta di trattare le persone in modo differente a causa di caratteristiche personali come la provenienza o il sesso. Secondo un sondaggio rappresentativo condotto da comparis.ch, anche la maggior parte della popolazione elvetica ritiene problematico tenere conto di nazionalità o sesso nel calcolo dei premi. Il 57,3% degli intervistati è infatti favorevole a un divieto che impedisca di applicare criteri discriminatori al calcolo dei premi dell’assicurazione auto. Il sondaggio rappresentativo è stato condotto nel mese di marzo 2025 dall’istituto di ricerche di mercato Innofact su incarico di comparis.ch e ha coinvolto 1’020 persone in tutte le regioni della Svizzera.

Un divieto richiesto soprattutto da romandi e giovani

Le persone favorevoli al divieto di criteri discriminatori variano in modo significativo a seconda della regione linguistica: nella Svizzera francese l’idea è condivisa dal 64,7% degli intervistati, mentre nella Svizzera tedesca solo dal 54,6%. Nella Svizzera italiana sarebbe favorevole a un divieto il 59,8%. L’opinione è influenzata anche dall’età: tra i 18 e i 35 anni il divieto è appoggiato dal 71,9%, tra i 36 e i 55 anni dal 55,9% e tra gli over 56 solo dal 43,0%. "Sono proprio le generazioni più giovani a chiedere di abbandonare la prassi attuale in Svizzera. Le assicurazioni dovrebbero prendere sul serio questi sviluppi a livello sociale", osserva Adi Kolecic, esperto Comparis in mobilità.

L’80% degli stranieri ritiene ingiusto il criterio della cittadinanza

Per quanto riguarda i premi assicurativi più elevati per gli stranieri, la popolazione risulta critica: secondo il sondaggio, il 45,4% degli intervistati ritiene questa pratica ingiusta. Il 24,6% si dichiara neutrale, mentre per il 30,1% i supplementi sono equi. Si evidenziano però differenze a livello regionale: nella Svizzera tedesca il 42,9% ritiene che i premi siano ingiusti, mentre nella Svizzera romanda questa percentuale è molto più alta, raggiungendo il 51,3%. Il parere è influenzato anche dal contesto in cui si abita. Nelle aree urbane i premi più elevati per gli stranieri sono ritenuti ingiusti dal 47,5%, mentre nelle regioni rurali lo stesso parere è condiviso dal 38,7%. Netto è il giudizio delle persone di nazionalità straniera, di cui il 79,4% ritiene che i supplementi siano iniqui.

Lo storico degli incidenti come fattore decisivo

Secondo i partecipanti al sondaggio, il fattore che più dovrebbe influire sull’importo del premio è lo storico degli incidenti, ossia il numero di anni trascorsi senza aver provocato alcun danno. Il 72,4% degli intervistati lo ritiene un elemento di grande importanza. Al secondo posto con il 64,9% si colloca il tipo di veicolo e al terzo l’esperienza alla guida, segnalato dal 62,3%. Interessante notare che per il 55,1% degli intervistati l’età del conducente principale è un fattore di rilievo. "Anche se in generale la maggior parte degli intervistati rifiuta criteri discriminatori, l’età viene spesso accettata come un fattore legittimo che può influenzare il premio assicurativo. A quanto pare risulta più comprensibile rispetto alla nazionalità o al sesso", afferma l’esperto Comparis. Il 54,1% degli intervistati ritiene che il livello personale di sicurezza nella guida debba essere preso in considerazione più dei fattori demografici. "I moderni sistemi telematici consentono da tempo di valutare il comportamento reale al volante", spiega Kolecic, che chiede agli assicuratori più coraggio per rivedere la tariffazione.

Adeguamento tariffe e aumento del premio

Kolecic sottolinea tuttavia che rimuovere i fattori discriminatori dai premi dell’assicurazione auto richiederebbe un atto di solidarietà. In futuro, infatti, le persone con profili di rischio potenzialmente meno cari dovrebbero pagare di più per compensare il rischio più elevato di altri gruppi. In base alle simulazioni, se i criteri fossero allineati ai Paesi UE il premio medio dell’assicurazione auto per gli stranieri diminuirebbe di circa il 12,5%. Gli assicurati di nazionalità svizzera, invece, dovrebbero pagare circa il 5% in più.  "La Svizzera dovrebbe comunque chiedersi se vuole continuare a tollerare un modello assicurativo con aspetti discriminatori o se ha il coraggio di compiere un passo verso equità e parità di trattamento", ha concluso Kolecic.

Provenienza e sesso come fattori per il premio

Il sondaggio conferma i risultati di una precedente analisi di Comparis condotta nell’agosto 2024, dove veniva rilevato che i giovani automobilisti di nazionalità straniera, in particolare provenienti da Kosovo, Macedonia del Nord e Turchia, pagano fino al 74% in più per la loro assicurazione casco totale rispetto ai coetanei svizzeri, anche se non provocano incidenti.  In Svizzera la disparità di trattamento in base alla nazionalità è consentita. Secondo il Consiglio federale il calcolo delle tariffe assicurative, che tiene conto dei criteri più disparati, non si basa su valutazioni o pregiudizi, ma semplicemente su dati statistici. Pertanto, la tariffazione basata sul rischio a seconda della nazionalità non rappresenta una discriminazione. Anche per quanto riguarda il sesso si notano differenze, anche se in misura minore. Da precedenti analisi di Comparis risulta che le donne pagano premi leggermente più bassi rispetto agli uomini. Per quanto riguarda l’età, invece, le differenze sono molto più marcate: gli automobilisti di 20 anni pagano fino al 145% in più per l’assicurazione auto rispetto a chi ha 42 anni.