
Gianni Goltz, guida alpina valmaggese di 45 anni, è morto ieri per sfinimento dopo aver scalato l'Everest senza ossigeno. Durante il ritorno a valle, l'uomo si è accasciato a terra a circa 8500 metri di altezza. Nonostante i soccorsi prodigati dai compagni, indica il sito www.montagna.tv, l'alpinista è deceduto. Il ticinese aveva all'attivo 6 spedizioni sopra gli ottomila. Goltz era partito verso la vetta con una spedizione commerciale guidata da Karl Kobler. Con lui, al momento della crisi, c'erano diversi compagni. "Gli hanno dato ossigeno - racconta a "www.montagna.tv" l'alpinista italiano Silvio Gnaro Mondinelli - Gli hanno dato medicinali. Ma non c'è stato nulla da fare. Golz aveva grande esperienza d'alta quota. Prima di questa spedizione, aveva salito ben 6 ottomila: Gasherbrum II, Manaslu, Cho Oyu, Shisha Pagma, Broad Peak e Dhaulagiri. "Come andrà a finire nessuno lo può sapere - aveva detto Goltz prima di partire. Su queste montagne l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. ATS
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata