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Approvata la 13esima AVS, respinta l'iniziativa sulle pensioni
© CdT/Chiara Zocchetti
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un anno fa
Gli svizzeri hanno detto "sì" alla 13esima mensilità AVS con il 58,24% di voti a favore. Il 74,72% dei votanti ha invece respinto l'iniziativa che proponeva l'innalzamento dell'età di pensionamento..

Adesso c'è l'ufficialità: il popolo svizzero ha approvato l’iniziativa popolare per una 13esima mensilità AVS lanciata dall’Unione Sindacale Svizzera (USS), mentre ha nettamente respinto la proposta dei Giovani Liberali Radicali Svizzeri “Per una previdenza vecchiaia sicura e sostenibile”, che proponeva l’innalzamento dell’età di pensionamento. La partecipazione è stata del 58%. Per quanto concerne il canton Ticino, i risultati sono stati in linea con l'andamento nazionale, con una partecipazione anche in questo caso del 58%. Per la 13esima AVS ad esprimersi a favore è stato il 70,98% dei votanti. Per quanto concerne l'iniziativa sulle pensioni, il "no" ha raggiunto il 75,45%.

un anno fa
13esima AVS, Gianini: “I contrari hanno commesso tre errori”
Il deputato PLR analizza il risultato di oggi relativo all’iniziativa per l’introduzione della 13esima AVS. “Diversi partiti non si sono profilati”.

Sono tre, secondo il consigliere nazionale PLR Simone Gianini, gli errori commessi dai contrari all’iniziativa per l’introduzione della 13esima AVS approvata oggi dal popolo svizzero. “Anzitutto, non si sono accorti che oggi, a differenza del 2016, la popolazione svizzera, come quella mondiale, fa fatica ed è confrontata con un aumento dei prezzi”, spiega Gianini a Ticinonews. Il secondo sbaglio, invece, “è stato presentarsi a una votazione popolare senza un controprogetto che andasse per lo meno a mirare questo aumento della pensione a favore delle fasce di popolazione che davvero ne hanno bisogno”.

"Adesso qualcuno dovrà pagare la fattura"

Infine, trovandosi nel mezzo della campagna elettorale con questo tema, “diversi partiti non si sono profilati, penso anche all’UDC qui in Ticino”. Questo “ha fatto sì che legittimamente la popolazione abbia detto: adesso anche gli anziani devono ricevere qualcosa. Adesso, però, qualcuno dovrà pagare la fattura”, conclude il deputato liberale radicale.

un anno fa
Gargantini: “Felici di aver portato questa risposta a chi ne aveva davvero bisogno”
Per il segretario di UNIA, il voto di oggi manda un segnale chiaro alla politica. “Occorre intervenire al di là delle parole”.

È soddisfatto, e non potrebbe essere altrimenti, il segretario di UNIA Giangiorgio Gargantini per l’approvazione dell’iniziativa popolare concernente l’introduzione di una 13esima mensilità AVS. Quella di oggi “è una vittoria storica e siamo fieri del lavoro fatto”, ci dice Gargantini. “Abbiamo sempre creduto che questa iniziativa avrebbe avuto un grande sostegno, in Ticino ma anche in Svizzera, e siamo molto felici di aver potuto portare questa risposta a una parte della popolazione, che ne aveva davvero bisogno”.

“Continuare la mobilitazione”

Il voto di oggi, secondo Gargantini, comunica un segnale chiaro alla politica: “La necessità di intervenire al di là delle parole. A parole sono tutti d’accordo di riconoscere che c’è un problema di potere d’acquisto, ma quando poi si mettono le soluzioni sul tavolo, la destra e il padronato si schierano sempre dalla parte sbagliata”. Quest’anno ci saranno altre votazioni importanti sia a livello cantonale che nazionale “e dobbiamo continuare la mobilitazione per arrivare agli stessi risultati a giugno e poi ancora a settembre”.

“Si rinforzerà ulteriormente il primo pilastro”

La questione che si apre adesso è relativa al finanziamento della 13esima AVS. “Si farà quello che abbiamo proposto: un aumento dei contributi in busta paga, sia parte lavoratori sia parte padronale, è la chiave del successo dell’AVS”, spiega il sindacalista di UNIA. “Un’assicurazione sociale veramente sociale, che permette a tutti di partecipare al suo finanziamento, e quindi si rinforzerà ulteriormente il primo pilastro per il tramite delle soluzioni che abbiamo proposto in maniera trasparente e che sono state plebiscitate dal popolo”.

                                                                                                 

un anno fa
Sì alla 13esima AVS, Carobbio: “Una giornata storica”
Grande soddisfazione da parte della consigliera di Stato socialista per il risultato di oggi. “La misura rafforzerà le rendite del primo pilastro e quindi il potere d’acquisto”.

Oggi il popolo svizzero ha detto “sì” all’introduzione di una 13esima mensilità AVS. Un risultato che la consigliera di Stato socialista Marina Carobbio definisce “storico” ai microfoni di Ticinonews. La 13esima AVS, infatti, “andrà a vantaggio degli attuali e dei futuri pensionati, rafforzando le rendite del primo pilastro e quindi il potere d’acquisto. Mi sembra un risultato molto importante”, afferma Carobbio. In Ticino, neppure un Comune ha votato di “no” all’iniziativa e questo “è un altro dato significativo”.

L’erosione del potere d’acquisto, l’aumento dei prezzi, l’esplosione dei premi cassa malati “incidono molto su tutta la popolazione, anche sui pensionati e questa è una di quelle misure che permetterà di diminuire tale erosione”. In particolare in Ticino, dove i salari sono più bassi e il rischio di povertà è più alto, “penso sia un’indicazione importante”.

un anno fa
Iniziativa sulle pensioni, Regazzi: "Ci siamo tirati la classica zappa sui piedi"
Per il presidente dell'USAM, la netta bocciatura di oggi alle urne farà sì che il tema verrà messo da parte per almeno i prossimi 5 anni. "Ci siamo giocati una carta che dovevamo tenere in mano nell’ambito delle future discussioni”.

“Ci siamo tirati la classica zappa sui piedi; auspicavo che i Giovani Liberali Radicali ritirassero questo testo, che era già condannato ancora prima che si affrontasse la discussione davanti al popolo”. È il commento rilasciato dal presidente dell’USAM e consigliere agli Stati Fabio Regazzi (Il Centro) a Ticinonews, in merito alla netta bocciatura del popolo svizzero all’iniziativa sulle pensioni. Oggi “il risultato nettissimo emerso dalle urne vuol dire aver accantonato questo tema, che, dal mio punto di vista sul principio è corretto, perché è una delle misure che potrebbe contribuire a ridurre i costi a carico dell’AVS”. Tuttavia “è evidente che così abbiamo precluso ogni discorso per i prossimi 5, forse 10 anni, per cui dobbiamo accantonare questa soluzione. Ci siamo giocati una carta che invece, a mio avviso, dovevamo tenere in mano nell’ambito delle future discussioni”.

13esima AVS, “la riduzione del potere d’acquisto è stata decisiva”

Passando invece al tema della 13esima AVS, per Regazzi è evidente che il “deterioramento della situazione economica e quindi la riduzione del potere d’acquisto al quale abbiamo assistito in questi ultimi anni hanno spinto in modo decisivo la popolazione a sostenere questa iniziativa, che comunque prevede un aiuto a pioggia e questo è il limite principale”. Se fosse stato un aiuto mirato alle fasce di popolazione, soprattutto degli anziani, più deboli “evidentemente la discussione sarebbe un’altra”.

Per quanto concerne l’autocritica “quella che possiamo farci, semmai, è di non aver cercato di elaborare un controprogetto che andasse a correggere alcune storture del sistema AVS, come l’AVS per i coniugi, che è assolutamente discriminatoria. E per gli anziani meno abbienti, quelli che fanno più fatica, si poteva immaginare dei correttivi negli ambiti delle prestazioni complementari”.

un anno fa
AVS, "il popolo dice 'sì' a una Svizzera più sociale"
Secondo il partito, il voto di oggi ha lanciato un chiaro messaggio per le future riforme del primo pilastro. La co-cordinatrice Samantha Bourgoin: "È chiaro da decenni che i baby boomer vanno in pensione e bisogna trovare una soluzione”.

La popolazione svizzera si è chiaramente espressa a favore della tredicesima AVS. Per i Verdi del Ticino si tratta di una vittoria importante per la previdenza di molti pensionati, “che vedranno migliorata la loro situazione, soprattutto nel nostro cantone”. Inoltre, dicendo no a un ulteriore aumento dell'età pensionabile, “la popolazione lancia un chiaro messaggio per le future riforme dell'AVS”.

Bourgoin: “Serve una soluzione strutturale per questi 20-30 anni”

“Il voto di oggi dice: noi cittadini anziani abbiamo lavorato una vita e vogliamo poter vivere dignitosamente in Svizzera anche i nostri ultimi anni”, commenta ai microfoni di Ticinonews la co-cordinatrice Samantha Bourgoin. “È chiaro da decenni che i baby boomer vanno in pensione e bisogna trovare una soluzione”. Per Bourgoin non bisogna pensare a una proposta che sia adatta per sempre, “bensì a una soluzione strutturale per questi 20-30 anni. È possibile ed è anche il dovere della politica”.

Le prossime lotte

Per i Verdi si tratta ora di colmare le “restanti lacune” della previdenza per la vecchiaia. A tal proposito, con proposte di Manuela Weichelt, presenteranno in Parlamento delle mozioni che chiedono, tra l'altro, di aumentare le pensioni particolarmente basse e di migliorare la concessione delle prestazioni complementari.

“Iniziativa Giovani PLR lontana dalla realtà”

I Verdi del Ticino si rallegrano anche per il netto rifiuto dell'aumento dell'età pensionabile. Il “no” dimostra che l'iniziativa dei Giovani PLR sulle pensioni “è lontana dalla realtà”. È anche un segnale importante per la prossima riforma dell'AVS, che è già in corso: “l'aumento dell'età pensionabile non è un'opzione”.

 

un anno fa
13esima AVS, 58,24% di sì e 15 cantoni favorevoli
©Chiara Zocchetti
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La partecipazione è stata del 57,58%. Le percentuali più alte di favorevoli si riscontrano nei cantoni latini. Dieci regioni germanofone anno bocciato l'iniziativa.

L'iniziativa per l'introduzione della 13esima AVS ha ottenuto il 58,24% di sì, in base ai risultati finali. I cantoni favorevoli sono 15, come avevano preannunciato le proiezioni dell'istituto gfs.bern. La partecipazione è stata del 57,58%.

Maggiormente favorevoli i cantoni latini

Le percentuali più alte di favorevoli si riscontrano nei cantoni latini, con un record nel Giura dove i "sì" sono stati oltre l'82%. Seguono Neuchâtel (78%), Ginevra (75%), Vaud (74%), Friburgo (72%) e Ticino (71%). In Vallese i voti a favore sono stati il 64%.

Nessun "Röstigraben"

Non c'è stato nessun "Röstigraben", anche se nei cantoni germanofoni le percentuali sono più basse, come avevano già preannunciato i sondaggi. Dieci cantoni hanno bocciato l'iniziativa: Turgovia, Lucerna, San Gallo, Appenzello Esterno, Nidvaldo, Uri, Zugo, Svitto, Obvaldo e Appenzello Interno.

un anno fa
Iniziativa pensioni affossata dal popolo
© CdT/Chiara Zocchetti
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l progetto è stato spazzato via dal 74,7% dei votanti. La partecipazione è stata del 57,4%. Nessun cantone ha approvato il testo.

No a un innalzamento dell'età di pensionamento. È una bocciatura inequivocabile quella del popolo svizzero all'iniziativa dei Giovani PLR sulle pensioni (Per una previdenza vecchiaia sicura e sostenibile), che proponeva di ritoccarla verso l'alto a tappe. Il progetto è stato spazzato via dal 74,7% dei votanti. La partecipazione è stata del 57,4%. Nessun cantone ha approvato il testo.

I dati

A livello geografico, i dati di Ticino (75,5%) e Grigioni (73,4%) si avvicinano alla media nazionale. Più in generale, emerge un'opposizione più marcata in Romandia, con percentuali di "no" molto alte a Vaud (85,1%), nel Giura (85,0%), a Neuchâtel (81,5%) o ancora a Friburgo (80,4%). L'opposizione è lievemente meno granitica in Vallese (76,5%) e a Ginevra (77,8%), così come oltre Sarine. Si va dai 69,5% di contrari a Zurigo, ai 69,9% a Zugo, fino al 75,1% di Glarona, passando per risultati intermedi a Berna (75,0%), Argovia (73,8%), San Gallo (73,2%), Basilea Città (72,2%), Sciaffusa (70,2%), Lucerna (72,9%), o ancora Svitto (70,8%).

L'eccezione

Una curiosità è rappresentata dal fatto che l'iniziativa è stata approvata in un solo comune in tutto il Paese: Bremgarten bei Bern (BE), con una percentuale addirittura del 70,1%. Sempre nel canton Berna troviamo il comune che si è maggiormente opposto: Rebévelier, con 100% di "no". Al terzo posto spicca Linescio (TI), con un 95,5% di contrari.

un anno fa
13esima AVS, Pamini: “Abbiamo sbagliato a percepire il polso del popolo”
Per il deputato dell'UDC, la discussione andrà ora incentrata su dove trovare i soldi necessari. "Se dimezzassimo le voci di spesa in settori quali gli asilanti e i progetti di aiuto allo sviluppo, avremmo finanziato la 13esima”.

Il fronte borghese alla prova dei fatti ha sbagliato a percepire il polso del popolo. È il commento del consigliere nazionale democentrista Paolo Pamini alla luce del risultato della votazione di oggi sulla13esima mensilità AVS. “Non abbiamo percepito questo bisogno” – spiega il deputato a Ticinonews – “Se pensiamo all’elettorato di destra, quello che veniva detto spesso nei comizi era che ‘i soldi per gli altri, come ad esempio Credit Suisse, ci sono sempre, per noi cittadini invece no: è il momento che lo Stato dia qualcosa anche a noi’”. Dal punto di vista finanziario “la cosa non sta in piedi perché la decisione di oggi costa tra i 4 e i 5 miliardi di franchi l’anno, quindi da oggi la discussione sarà incentrata sul dove andare a prendere questa somma”.

Le possibilità

Le possibili fonti di finanziamento non sono molte. Una di queste “era la proposta di oggi di innalzare l’età di pensionamento”, prosegue Pamini. L’ipotesi di aumentare l’IVA “comporterebbe la modifica della Costituzione e quindi un voto popolare obbligatorio”. Rimangono “i tagli alla spesa in altre fonti, come il settore asilanti e i progetti di aiuto allo sviluppo. Se dimezzassimo queste due voci di spesa, avremmo finanziato la 13esima”.

 

un anno fa
13esima AVS, il PS chiede una rapida attuazione
Secondo il partito, dopo anni di privilegi fiscali per le grandi imprese, la maggioranza borghese deve finalmente rendersi conto che ora è il turno del popolo.

Il PS è entusiasta del risultato della votazione a favore della 13esima AVS. È stata una vittoria del popolo, ha dichiarato la copresidente Mattea Meyer. Il partito ha chiesto una rapida attuazione. "La tredicesima AVS migliorerà la vita dei pensionati attuali e futuri", ha dichiarato Meyer citata in un comunicato stampa. Il sì è anche un mandato al Parlamento per proteggere il potere d'acquisto dei cittadini con misure concrete, scrive il partito. Dopo anni di privilegi fiscali per le grandi imprese, la maggioranza borghese deve finalmente rendersi conto che ora è il turno del popolo.

"Il sostegno incoraggia la lotta del PS"

Il forte sostegno della popolazione a un regime pensionistico finanziato socialmente incoraggia il PS nella lotta contro l'annunciata riduzione delle rendite del secondo pilastro. La pressione finanziaria sulla popolazione, in particolare sulle famiglie e sulla classe media, è diventata troppo forte, aggiunge il partito.

un anno fa
Iniziativa pensioni, rammarico PLR ma "il dibattito è importante"
Per quanto concerne l'altro tema in votazione, secondo il PLR con l'approvazione della 13esima AVS la Svizzera si trova ad affrontare un "rompicapo".

C'è rammarico, nelle file del PLR, per il rifiuto dell'iniziativa sulle pensioni. Il progetto ha però permesso di "aprire un dibattito importante e necessario sul finanziamento dell'AVS in linea con il contratto generazionale e senza aumentare le imposte o le tasse", rileva il partito in una nota.

"I nostri figli e nipoti pagheranno caro questo rifiuto"

Gli oppositori dell'iniziativa erano numerosi, prosegue il PLR, per il quale nonostante ciò, l'iniziativa ha ottenuto un risultato di tutto rispetto, superando la quota di elettori liberali-radicali. Ciò è stato possibile solo grazie all'impegno di molti (giovani) liberali radicali, oltre che di persone provenienti da altri partiti e di innumerevoli volontari. "Purtroppo, i nostri figli e nipoti pagheranno caro questo rifiuto", secondo il PLR, per il quale l'iniziativa sulle pensioni "avrebbe permesso di preservare il contratto tra le generazioni e la solidarietà tra giovani e anziani".

"13esima AVS, la sinistra proponga soluzioni credibili"

Per quanto concerne l'altro tema in votazione, secondo il PLR con l'approvazione della 13esima AVS la Svizzera si trova ad affrontare un "rompicapo". Il finanziamento della misura non è ancora stato definito. Per il partito liberale-radicale, gli iniziativisti hanno "deliberatamente" evitato di parlare del finanziamento di questa misura. "La sinistra è responsabile di questa manovra disonesta e deve ora proporre soluzioni credibili", ha criticato il partito in una presa di posizione. Il PLR rifiuta di tassare ulteriormente il ceto medio ed esclude qualsiasi ulteriore aumento delle imposte per finanziare l'AVS. Inoltre, non intende scendere a compromessi sul rispetto del freno all'indebitamento.

Destra troppo sicura di sé?

Secondo il consigliere nazionale Olivier Feller (PLR/VD), la destra potrebbe essere stata troppo sicura di sé e aver sottovalutato gli avversari. "C'era anche un contesto probabilmente sfavorevole per noi", ha aggiunto Feller, citando in particolare la difficoltà del Parlamento a riformare il secondo pilastro e la vicinanza del voto sull'AVS21 nel settembre 2022.

un anno fa
Iniziativa pensioni, Unia soddisfatta per "la chiara disfatta"
Per Vania Alleva, presidente del sindacato, "il grande impegno ha dato i suoi frutti". Il doppio risultato odierno "è un progresso sociale notevole per la Svizzera e rafforza la fiducia nel futuro della previdenza per la vecchiaia".

I risultati delle votazioni odierne sorridono a Unia. In una nota, il sindacato sottolinea la "chiara disfatta" dell'iniziativa sulle pensioni. A farne le spese - rileva - "sarebbero stati soprattutto i lavoratori impiegati in professioni fisicamente pesanti e in rami professionali a basso salario". Ecco perché hanno lottato in prima linea contro questo progetto di smantellamento antisociale, prosegue Unia, aggiungendo che "la vittoria alle urne è anche un chiaro segnale contro ogni ulteriore smantellamento della previdenza vecchiaia".

"Il grande impegno ha dato i suoi frutti"

Il sindacato annuncia sin d'ora che "sfrutterà questo slancio per contrastare il furto delle rendite nel secondo pilastro previsto nel quadro della riforma LPP". Per Vania Alleva, presidente del sindacato, "il grande impegno ha dato i suoi frutti". Il doppio risultato odierno "è un progresso sociale notevole per la Svizzera e rafforza la fiducia nel futuro della previdenza per la vecchiaia", conclude il sindacato.

un anno fa
L’esito delle votazioni soddisfa l’MPS
© CdT/Chiara Zocchetti
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Per il Movimento per il socialismo, l'aumento delle rendite AVS rappresenta “un primo passo verso una politica che rafforzi le rendite del primo pilastro".

Il Movimento per il socialismo (MPS) esprime la propria soddisfazione per l’accettazione dell’iniziativa per un aumento dell’8,3% delle rendite AVS (tredicesima mensilità) e per il rifiuto dell’iniziativa del PLR tesa ad aumentare l’età AVS.

“Un primo passo”

L’aumento delle rendite AVS dell’8,3% rappresenta “un primo passo verso una politica che rafforzi le rendite del primo pilastro, il cui potere d’acquisto è declinato negli ultimi anni, in particolare di fronte agli aumenti dei premi di cassa malati, degli affitti, delle tariffe elettriche e dei beni di prima necessità”. Adesso “altre tappe dovranno essere raggiunte per dare risposta adeguate ai pensionati, in particolare a coloro che vivono principalmente delle rendite pensionistiche”.

La questione del secondo pilastro

In questa prospettiva appare “urgente e necessario” affrontare la questione del sistema pensionistico nel suo complesso. Il prossimo anno (2025) sarà il quarantesimo anno di entrata in vigore della LPP (2° pilastro) il momento cioè della massima maturità del sistema fondato sulla capitalizzazione. Ora, dobbiamo “constatare che negli ultimi decenni le rendite LPP sono diminuite in maniera importante (-39%), portando, complessivamente, ad una diminuzione delle rendite complessive AVS + LPP”.

“La prossima battaglia”

La vittoria dell’iniziativa sulla 13eisma AVS “deve incoraggiare la prossima battaglia, cioè quella referendaria contro la revisione della LPP che si terrà nei prossimi mesi. Sarà un secondo importante appuntamento che, se vittorioso, potrebbe aprire la strada a una rimessa in discussione complessiva del sistema dei tre pilastri, ormai oggi non più in grado di rispondere alle attese di salariati e pensionati”.

un anno fa
No all’iniziativa sulle pensioni, Ponti: “Siamo preoccupati”
La presidente dei Giovani Liberali Radicali Ticinesi guarda con apprensione al futuro. “Il problema del finanziamento dell'AVS rimane e andrà ad acuirsi”.

“Non è il risultato che avremmo voluto. Prendiamo atto della volontà del popolo, ma rimaniamo preoccupati, perché non è che bocciando la nostra iniziativa il problema del finanziamento dell’AVS si risolve magicamente”. Così la presidente dei Giovani Liberali Radicali Ticinesi Asia Ponti, interpellata da Ticinonews commenta la probabile bocciatura da parte del popolo dell’iniziativa per l’innalzamento dell’età di pensionamento. “Il problema rimane, è grosso e andrà ad acuirsi”. La speranza “è che la politica non avrà paura ad affrontarlo nell’immediato futuro, perché più si aspetterà, più servirà una soluzione drastica, cosa che noi non vogliamo”.

“Vigileremo sulle soluzioni proposte dal Governo”

Adesso “attendiamo la riforma paventata dal Consiglio federale, che dovrà essere presentata per il 2026. Aspettiamo curiosi di vedere quali saranno le soluzioni che proporranno per sanare il problema del finanziamento dell’AVS”. Sicuramente “noi vigileremo affinché tali soluzioni non vadano solo a gravare solo sulle spalle dei giovani e di chi verrà dopo di noi”.

La questione 13esima

E per quanto concerne l'altro tema in votazione oggi, l'introduzione di una 13esima AVS “peggiorerà la situazione che ha spinto noi a fare questa iniziativa, ovvero il problema del finanziamento dell’AVS, anticipandolo". Nell’immediato futuro "le rendite sono ancora garantite, ma già quando la generazione prima della nostra andrà in pensione ci saranno dei problemi". Le soluzioni "oltre alla nostra, sono di diminuire le rendite o di andare a toccare l’IVA o i contributi salariali”.

un anno fa
13esima AVS, la maggioranza dei cantoni è favorevole
Secondo le proiezioni, il 58% degli elettori ha votato a favore dell'iniziativa.

Il popolo e i cantoni dicono sì all'iniziativa popolare a favore di una tredicesima pensione AVS. Secondo le proiezioni della SSR, il 58% degli elettori ha votato a favore dell'iniziativa. I cantoni favorevoli sono 16.

un anno fa
Modalità da definire per la 13esima AVS
© CdT/Chiara Zocchetti
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La 13esima rappresenta un aumento dell'8,33% della pensione. Bisognerà stabilire se l'aumento verrà corrisposto mensilmente o annualmente.

Rendita mensile o annuale? Dopo il "sì" all'iniziativa per la tredicesima AVS, il Consiglio federale e il Parlamento dovranno definire le modalità di attuazione. Il testo dei sindacati tace su questo punto. Come spesso accade per le iniziative popolari, il testo si limita ad affermare un principio: "i beneficiari di una pensione di vecchiaia hanno diritto a un'integrazione annuale pari a un dodicesimo della loro pensione annuale". Bisognerà stabilire se questo aumento verrà corrisposto mensilmente o annualmente.

Cosa comporta l'iniziativa

La 13esima rappresenta un aumento dell'8,33% della pensione. L'iniziativa precisa inoltre che il supplemento annuale non comporti una riduzione delle prestazioni complementari o la perdita del diritto a tali prestazioni. In termini pratici, la proposta comporterebbe un aumento mensile di 99 franchi per la pensione minima AVS e di 197 per quella massima. Per le coppie, l'aumento sarebbe di 296 franchi per la pensione massima, secondo i dati del sindacato.

Le tempistiche

L'iniziativa deve essere attuata al più tardi entro il 2026. Il dibattito verterà anche sulla questione del finanziamento. I sindacati sottolineano che le casse dell'AVS sono piene: quasi 50 miliardi. Ma secondo l'Ufficio federale delle assicurazioni sociali, è probabile che siano in rosso a partire dal 2031. Secondo la sinistra, l'iniziativa potrebbe quindi essere inizialmente attuata da sola, cosa che la destra ha escluso. Successivamente, un aumento dei contributi del datore di lavoro e dei dipendenti dello 0,4% ciascuno potrebbe essere sufficiente.

Le opzioni

Un'altra opzione sarebbe quella di aumentare l'IVA dall'8,1% al 9,1%. Oppure il Parlamento potrebbe optare per un mix di queste due misure. Anche il contributo della Confederazione all'AVS potrebbe essere aumentato, ma a rischio di dover effettuare tagli al budget altrove o aumentare le tasse, secondo il Consiglio federale.

un anno fa
13esima AVS, la direttrice di economieuisse "è preoccupata"
Per Monika Rühl sarà difficile trovare soluzioni eque, soprattutto dal punto di vista dei giovani. "Possiamo aumentare i contributi salariali, l'IVA o il contributo della Confederazione".

La direttrice di economiesuisse ha dichiarato di essere sorpresa dall'entità del "sì" all'iniziativa per la tredicesima AVS, ammettendo una "sconfitta". Monika Rühl è particolarmente preoccupata per la perdita del "contratto di solidarietà tra le generazioni".

"Difficile trovare soluzioni eque"

"Ora dovremo trovare soluzioni per il finanziamento in una situazione in cui sempre più persone hanno diritto a questa pensione e meno giovani contribuiscono", ha dichiarato la Rühl alla RTS. "Sarà difficile trovare soluzioni eque, soprattutto dal punto di vista dei giovani". "Non ci sono miracoli", ha sottolineato. "Possiamo aumentare i contributi salariali, l'IVA o il contributo della Confederazione, cosa a cui non credo molto visto lo stato delle finanze federali".

un anno fa
I Verdi: "La 13esima AVS è un cartellino rosso alla destra"
"Stiamo vivendo una domenica storica. L'elettorato vuole una Svizzera più sociale", scrive il partito in un comunicato.

I Verdi considerano il "sì" alla 13esima AVS come un "cartellino rosso" alle decisioni dei partiti borghesi, che hanno combattuto l'iniziativa. Le promesse vuote non bastano più. Servono misure concrete per garantire una vita dignitosa in pensione, affermano. "Stiamo vivendo una domenica storica. L'elettorato vuole una Svizzera più sociale", scrive il partito in un comunicato. La maggioranza del Consiglio federale e del Parlamento invece ha già pianificato ulteriori tagli sociali con la riduzione delle rendite del secondo pilastro e l'abolizione delle rendite per i figli e per le vedove.

un anno fa
13esima AVS, "risultato storico" per Samuel Bendahan
È la prima volta che la sinistra vince un'iniziativa popolare sulla questione del potere d'acquisto.

Secondo Samuel Bendahan, co-presidente del gruppo parlamentare del PS in Parlamento, l'approvazione popolare della 13esima AVS è un risultato "storico". È la prima volta che la sinistra vince un'iniziativa popolare sulla questione del potere d'acquisto.

"Questo risultato è molto, molto importante, perché dimostra alla gente che possiamo fare qualcosa contro la perdita del potere d'acquisto", ha commentato Bendahan alla radio RTS. Lo considera anche "una vittoria della speranza sulla paura" e una dimostrazione della forza della democrazia. "Per una volta, invece di dare soldi sempre alle stesse persone, stiamo dando soldi alla gente", ha detto. Per quanto riguarda i finanziamenti, il socialista non ritiene che ci sia necessariamente una battaglia da portare avanti. "Per il momento non è necessario nulla. Poi potremmo dover aumentare i contributi sociali dello 0,4%", sottolinea. "Il dibattito è stato chiaro su questo punto".

Avivo: "Una giornata storica"

Una Svizzera solidale e rispettosa dei suoi anziani: così commenta dal canto suo l'associazione dei pensionati Avivo il voto odierno favore della tredicesima AVS. In questa "giornata storica per i pensionati", l'elettorato ha difeso l'AVS. I molti milioni messi in campo dagli oppositori, le loro menzogne e i loro argomenti ingannevoli non sono serviti a nulla, ha dichiarato l'Associazione per la difesa dei diritti dei pensionati (Avivo) in una reazione. Al contrario, molti giovani hanno dimostrato solidarietà ai loro genitori e nonni.

un anno fa
“Finalmente una 13esima AVS”
© CdT/Chiara Zocchetti
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Il partito accoglie favorevolmente i risultati della votazione di oggi. “Aiutare gli anziani diventa sempre più urgente, soprattutto in Ticino”.

La Lega dei Ticinesi prende atto “con soddisfazione” dell’approvazione della tredicesima AVS sia in Ticino che a livello federale. Negli anni il partito “ha presentato varie proposte in questa direzione, anche a livello popolare”. Proposte “purtroppo sempre respinte a seguito dell’opposizione della partitocrazia, sinistra in primis, che ha fatto quadrato contro per motivi di bottega partitica”.

“Una compensazione del rincaro”

La Lega ha sostenuto “con convinzione” la proposta odierna, perché aiutare gli anziani “diventa sempre più urgente, specialmente in Ticino, dove un terzo della popolazione over 65 si situa sotto la soglia di povertà”, si legge in un comunicato. In considerazione degli aumenti dei premi di cassa malati, delle bollette elettriche e dei prezzi in generale, la 13esima AVS è ormai, di fatto, “una compensazione del rincaro”. Se oggi la 13a AVS fosse stata respinta, “possiamo stare certi che non sarebbe arrivato alcun aiuto alternativo per molti anni”.

Come finanziare la prestazione

Sul fronte del finanziamento della nuova prestazione, la Lega si opporrà ad aumenti dell’IVA come pure dei contributi riscossi dai lavoratori e dai datori di lavoro. I fondi necessari a finanziare la 13esima AVS “vanno raccolti risparmiando sull’asilo, sulle prestazioni sociali agli stranieri, sugli aiuti all’estero, sui contributi all’UE e all’Ucraina”.

Soddisfazione anche per l’altro tema

La Lega dei Ticinesi prende pure atto con soddisfazione della bocciatura dell’iniziativa popolare PLR che chiedeva l’aumento dell’età pensionabile in una prima fase a 66 anni per tutti, con successivi adeguamenti automatici in base alla crescita della speranza di vita: un modello “che avrebbe sottratto in futuro il tema dell’età della pensione dal dibattito politico, legandolo tramite Costituzione ad un solo fattore e misconoscendo tutti gli altri, a partire dalla situazione socioeconomica e del mercato del lavoro”.

“Iniziativa improponibile”

L’iniziativa in questione “era particolarmente improponibile in Ticino, vista la situazione sul mercato del lavoro del nostro cantone, imputabile alla libera circolazione delle persone voluta dalla partitocrazia, a seguito della quale chi perde l’impiego a 55 anni (o anche prima) ha scarsissime possibilità di trovarne un altro”.

un anno fa
Il Ticino dice “sì” alla 13esima AVS e “no” all’iniziativa sulle pensioni
È questo il risultato del nostro cantone dopo che sono stati scrutinati tutti e 106 i comuni ticinesi.

“Sì” alla 13esima AVS, “no” all’iniziativa sulle pensioni. Così si è espresso il canton Ticino sui due temi in votazione oggi. Per la 13esima AVS, la cui partecipazione è stata del 58.09%, ad esprimersi a favore è stato il 70.98% dei votanti. Per quanto concerne l'iniziativa sulle pensioni, con una partecipazione del 58.04%, il "no" è stato toccato dal 75.45%.

 

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