Svizzera
Giustizia climatica al centro dell’azione quaresimale di quest’anno
Immagine Shutterstock
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Redazione
3 anni fa
Le emissioni di CO2 della Svizzera sono due volte più alte della media mondiale. In una lettera alla ministra dell’Ambiente, Simonetta Sommaruga, e al Parlamento, vengono chieste misure efficaci per la protezione del clima

La giustizia climatica è al centro della campagna quaresimale di quest’anno. In una lettera alla ministra dell’Ambiente, Simonetta Sommaruga, e al Parlamento, vengono chieste misure efficaci per la protezione del clima. Non è giusto che la Confederazione viva a spese di altri, sottolineano varie opere assistenziali delle chiese svizzere. Una valutazione etica della giustizia climatica giunge alla conclusione che da oggi 15 marzo la popolazione svizzera vivrà e consumerà a spese di altre persone, hanno affermato in una conferenza stampa a Berna Azione Quaresimale, Pane per tutti, Aiuto delle Chiese evangeliche ed Essere Solidali. In questa giornata è infatti stata raggiunta la quantità di CO2 emessa in Svizzera che sarebbe il limite necessario per fermare il riscaldamento globale di 1,5 gradi, in base a quanto stabilito dall’accordo sul clima di Parigi.

Svizzera emissioni più alte della media
Con 14 tonnellate di emissioni di anidride carbonica pro capite all’anno, le emissioni di CO2 della Svizzera sono due volte più alte della media mondiale. Tutti potrebbero mostrarsi solidali e contribuire a migliorare la giustizia climatica, per esempio viaggiando meno in aereo o consumando meno carne, notano le opere assistenziali. Le persone che più soffrono le conseguenze del nostro “vivere alla grande” sono quelle che soffrono di più il riscaldamento globale, come mostra l’esempio della Colombia. Il Paese sudamericano contribuisce solo allo 0,57% delle emissioni globali di gas ad effetto serra, ma è fra i più colpiti da siccità e uragani, ha sottolineato un membro di una delle organizzazioni partner di Azione Quaresimale in Colombia. Azione Quaresimale, Pane per tutti, Aiuto delle Chiese evangeliche ed Essere Solidali fanno notare che ogni decimo di grado di riscaldamento aumenta il numero di eventi meteorologici estremi che colpiscono le popolazioni dei Paesi in cui le loro organizzazioni di soccorso sono attive.

Effetti del cambiamento climatico visibili
In Madagascar, la siccità ha causato carestie; nelle Filippine, i tifoni hanno portato distruzione e miseria; in Colombia, le inondazioni hanno distrutto le speranze di un futuro migliore. Mentre gli effetti del cambiamento climatico sono già visibili, Paesi come la Svizzera hanno il dovere di agire. Secondo la campagna ecumenica, l’ingiustizia del cambiamento climatico può essere evitata se si attuano rapidamente obiettivi ambiziosi. A ciò potrebbero contribuire ad esempio una nuova e più incisiva legge sul CO2, l’eliminazione graduale dei combustibili fossili e la riduzione a zeri delle emissioni di gas serra, non solo nel 2050 ma già dieci anni prima. Inoltre, coloro che sono più colpiti nel Sud del globo terracqueo dovrebbero essere sostenuti e compensati per le perdite già subite. Questi Paesi non hanno infatti le risorse per fronteggiare il riscaldamento globale. “Si tratta di una doppia ingiustizia del cambiamento climatico”, sottolinea Dominic Roser, docente all’Istituto interdisciplinare di etica e diritti umani dell’Università di Friburgo. Nel quadro della campagna ecumenica quaresimale, è stata lanciata una petizione che può essere firmata inviando cartoline a Sommaruga. La petizione chiede al Consiglio federale e al Parlamento di perseguire una politica climatica coraggiosa e lungimirante e di assumersi le proprie responsabilità per la giustizia climatica.

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