Svizzera
Giovani Verdi: «Ora proibiamo tutta la pubblicità!»
Immagine © CdT/ Chiara Zocchetti
Immagine © CdT/ Chiara Zocchetti
Marco Jäggli
3 anni fa
La forza politica accoglie con favore il «sì» al divieto della pubblicità del tabacco per i giovani, ma ora vuole fare un passo più in la proibizione della pubblicità per tutti i beni di consumo: «Spinge lo sfruttamento delle risorse»

Secondo i Giovani Verdi svizzeri, che plaudono al risultato della votazione, il «sì» al divieto della pubblicità del tabacco per i giovani è un segnale che «la società sta mettendo criticamente in discussione la pubblicità e la sua influenza sul nostro comportamento di consumo». Per questo motivo chiedono ora un divieto generale della pubblicità.

«La pubblicità spinge il consumo e danneggia le risorse naturali»
Questo perché «la pubblicità crea sempre incentivi e bisogni artificiali e quindi fondamentalmente ci danneggia tutte e tutti. L’insaziabile sovraconsumo e la sensazione di non avere mai abbastanza, di non essere mai sufficientemente buoni e abbastanza belli ne sono solo alcune delle tante conseguenze». Eppure, si legge nella nota «una continua crescita del consumo semplicemente non è possibile su un pianeta dalle risorse finite: la pubblicità promuove lo sfruttamento dell’ambiente, delle lavoratrici e dei lavoratori e degli animali e riproduce stereotipi». Per questo motivo «la direzione dei Giovani Verdi Svizzera vede una profonda necessità di azione in questo campo e chiede dunque un divieto generale della pubblicità per i beni di consumo. Decoriamo l’ambiente cittadino e la campagna con arte e cultura invece della pubblicità».

«Eliminare gradualmente gli esperimenti sugli animali»
Accanto a questa proposta i Giovani Verdi sono anche tornati a chiedere una graduale uscita dagli esperimenti sugli animali attraverso questa petizione, che domanda al Consiglio federale di sviluppare un piano di eliminazione graduale, «iniziando dai livelli d’intervento con maggiore gravità psicofisica». Questo perché «I dibattiti attorno al voto l’hanno dimostrato: la popolazione svizzera riconosce il problema e non approva in toto il principio della sperimentazione animale».

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