
Ginevra e Francia hanno firmato oggi accordi per migliorare l'infrastruttura di mobilità nella regione del Lemano. Il Cantone vuole finanziare progetti nella vicina Francia per un importo di 39,5 milioni di franchi. Il popolo dovrebbe avere l'ultima parola. "È un momento storico che segna una svolta nel futuro del bacino transfrontaliero", ha sottolineato il Consigliere di Stato Nicolas Walder, da poco a capo del Dipartimento del territorio. Questo carattere storico è stato sottolineato anche dai partner francesi, tra cui Jean Deguerry e Martial Saddier, rispettivamente presidenti dei dipartimenti dell'Ain e dell'Alta Savoia.
Il progetto
Il progetto di legge per un credito d'investimento di 39,5 milioni di franchi, appena depositato dal Consiglio di Stato ginevrino, contiene una clausola di referendum obbligatoria: Pierre Maudet, capo del Dipartimento della sanità e mobilità (DSM), prevede una votazione tra circa un anno, il che darà al Gran Consiglio il tempo di esaminare il testo. La Grande Ginevra beneficia di un tasso di crescita molto elevato, ma ne subisce anche le conseguenze, soprattutto in termini di mobilità: "Ci sono infrastrutture svizzere e infrastrutture francesi, ma gli ingorghi non hanno nazionalità", ha aggiunto il capo del DSM. L'obiettivo degli accordi firmati oggi è proprio quello di rafforzare le alternative all'auto privata per decongestionare le strade. L'accordo sulla strutturazione delle infrastrutture transfrontaliere per Ginevra situate in Francia elenca dodici progetti, sei in Alta Savoia e sei in Ain.
