Svizzera
Ginevra, coreografo accusato di molestie
Immagine Shutterstock
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Keystone-ats
3 anni fa
L'inchiesta inizia oggi e si approfitterà dell'occasione per stilare un inventario delle misure esistenti per prevenire le molestie sessuali in 35 istituzioni e compagnie ginevrine nel settore dello spettacolo

Le accuse di molestie sessuali mosse lo scorso autunno al direttore e coreografo della compagnia di danza ginevrina Alias non vanno prese sottogamba: la città di Ginevra, il comune di Meyrin e il Dipartimento cantonale della coesione sociale (DCS) hanno affidato il compito di indagare al Centro di competenza sulle molestie dell'Istituto romando di ricerca e di formazione sui rapporti di genere.

Prevenzione delle molestie in 35 istituzioni
L'inchiesta ha preso il via ufficialmente oggi e non si limiterà alla società Alias: si approfitterà dell'occasione per stilare un inventario delle misure esistenti per prevenire le molestie sessuali in 35 istituzioni e compagnie ginevrine sovvenzionate nel campo delle arti dello spettacolo. L'indagine durerà fino all'inizio dell'estate e i risultati verranno comunicati a settembre. A dipendenza dell'esito verranno emanate raccomandazioni per lo sviluppo e il miglioramento delle misure di prevenzione già esistenti o per la creazione di nuove.

Inchiesta di Le Temps
Lo scorso ottobre un'inchiesta pubblicata dal quotidiano Le Temps aveva raccolto le testimonianze di una decina di persone, tra cui diverse ballerine, che accusavano il direttore e coreografo della compagnia Alias di abusi sessuali e toccamenti. Alcune persone avevano testimoniato anonimamente, altre apertamente, come la ballerina Madeleine Raykov.

La testimonianza
Quest’ultima aveva riferito in particolare di gesti inappropriati che il coreografo avrebbe avuto nei suoi confronti durante le prove. “Mi ha toccato le natiche, i seni, dappertutto. Ero a disagio e mi chiedevo se fosse normale, ma non ho detto nulla perché ciò mi avrebbe impedito di fare il mio lavoro”. Interrogato dal giornale, il coreografo aveva detto di non aver “mai avuto alcun comportamento abusivo”. “Ma devo sinceramente chiedermi perché alcune persone sembrano aver avuto una cattiva esperienza dei miei gesti o delle mie parole”, aveva aggiunto.

SSRS aveva chiesto delle verifiche
In una nota diffusa in seguito alla pubblicazione dell’articolo, il Sindacato Svizzero Romando dello Spettacolo (SSRS) aveva riferito di essere a conoscenza altre persone che avevano raccontato “le loro esperienze con lo stesso coreografo, menzionando altre potenziali situazioni di abuso”. Il sindacato aveva chiesto che la città di Ginevra effettuasse una verifica e di prendere “al più presto” delle misure per proteggere i professionisti del settore.

Già denunciato
Nel novembre 2018, una giovane ballerina che aveva partecipato a un corso tenuto dallo stesso coreografo aveva sporto denuncia contro di lui. Alla fine di agosto 2021, il tribunale distrettuale di Losanna aveva condannato l'uomo a cinque mesi di reclusione sospesa e a 5'000 franchi di danni morali. “L’articolo 191 del codice penale è stato applicato per atti sessuali su una persona incapace di resistenza”, aveva detto a Le Temps l’avvocato del denunciante. Il coreografo aveva fatto appello contro la sentenza.

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