Svizzera
Ginevra chiede a Berna di rivedere le importazioni di vino
©Gabriele Putzu
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Ats
4 giorni fa
Approvate dal parlamento ginevrino due risoluzioni in questo senso che chiedono di basare il contingente tariffario e alla produzione in base alle cifre attuali e di incitare gli importatori a commercializzare maggiormente i vini rossocrociati.

Preoccupati per il calo del consumo di vino svizzero, i deputati ginevrini chiedono al Consiglio federale di modificare il sistema di importazione di vini esteri. Il Gran Consiglio ha votato ieri sera all'unanimità due risoluzioni in quest'ottica.

La prima richiesta

Il primo testo domanda di adattare annualmente il contingente tariffario al consumo e alla produzione di vini in Svizzera. È necessario ridurre il volume di vini stranieri importati per tenere conto dell'evoluzione della qualità dei prodotti elvetici, ma anche della qualità della formazione degli artigiani e del rispetto delle severe regole di produzione. Il contingente di vino rosso e bianco è stato fissato sulla base del consumo degli anni 1986-1988, che era di 310 milioni di litri. Nel 2024 il consumo totale è stato di 218,4 milioni di litri. Bisogna quindi basarsi sulle cifre attuali, sostengono i deputati cantonali.

E la seconda

Il secondo testo - anche questo, come il primo, proveniente dalla destra - chiede di cambiare il modo d'attribuzione delle parti del contingente. In particolare, si chiede che tali parti vengano attribuite secondo le prestazioni fornite a favore della produzione elvetica. L'obiettivo è far crescere la visibilità dei vini svizzeri sul mercato, incitando gli importatori a commercializzare maggiormente i prodotti "made in Switzerland".