Ricerche della polizia sono in corso stamattina in un canalone non lontano dalla stazione ferroviaria di Cerignola Campagna nell'ambito delle indagini sul suicidio di Matthias Schepp e sulla scomparse delle sue figlie, le gemelline Alessia e Livia, di sei anni. L'uomo si è suicidato lo scorso 3 febbraio nello scalo lanciandosi sotto un treno Eurostar. Gli agenti della Squadra mobile della questura di Foggia, a quanto si è appreso, stanno in particolare cercando il navigatore satellitare dell'Audi abbandonata dall'uomo davanti all'ingresso della stazione. Viene ipotizzato che l'ingegnere possa essersene disfatto poco prima di mettere in scena l'ultimo atto della sua fuga da Saint-Sulpice preso Losanna, iniziata il 28 gennaio. Il ritrovamento del navigatore consentirebbe agli investigatori di rintracciare tutti gli spostamenti dell'uomo e di determinare in maniera più attendibile, dove può aver condotto le figlie o quale presumibilmente possa essere stata la loro sorte. Intanto la moglie di Matthias Schepp ha confermato alla polizia che nel 2005 o 2006 erano stati insieme in vacanza in località della Costiera Amalfitana. Non si sa se da soli o assieme alle loro gemelline, Alessia e Livia. Il particolare rafforza il sospetto degli investigatori secondo cui Matthias Schepp, per liberarsi delle figlie e prima di suicidarsi a Cerignola, ha ripercorso la sua vita nelle località di vacanza in cui era stato felice assieme alla moglie: la Corsica e la Costiera Amalfitana. La scelta di suicidarsi a Cerignola - secondo gli investigatori - ha certamente una spiegazione che al momento, però, non è stata individuata. L'ingegnere 43enne - a quanto risulta alla procura di Foggia - è stato in Capitanata da solo negli anni scorsi. Di Cerignola è inoltre originario un collega dell'ingegnere suicida. ATS/ANSA

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