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Galaxus fa trasparenza sull'origine dei vestiti: quasi l'80% arriva dalla Cina
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Keystone-ats
2 mesi fa
I clienti possono ora filtrare gli articoli in vendita in base al paese di produzione, che in quasi l'80% dei casi è la Cina, ha indicato oggi il colosso del commercio online controllato da Migros.

Galaxus fa un passo avanti verso una maggiore trasparenza nel settore della moda: i clienti possono ora filtrare gli articoli in vendita in base al paese di produzione, che in quasi l'80% dei casi è la Cina, ha indicato oggi il colosso del commercio online controllato da Migros.

Oltre 1 milione di vestiti venduti sulla piattaforma

Sul sito di Galaxus sono presenti oltre un milione di vestiti, calzature e accessori e la piattaforma vuole informare meglio i consumatori sull'origine di questi prodotti, si legge in un comunicato. Sebbene sia obbligatorio che i prodotti siano etichettati con informazioni sulla nazione di produzione i consumatori devono in genere scoprire questo aspetto separatamente per ogni articolo: d'ora in poi invece i clienti potranno cercare i prodotti in base al paese di fabbricazione. "Grazie alle indicazioni e alle opzioni di filtraggio, stiamo creando trasparenza per la nostra clientela", afferma Anaïs Scheiwiller, responsabile della sostenibilità dell'impresa, citata nella nota. Galaxus sta ancora verificando molti dati, perché spesso le informazioni diffuse dai fabbricanti non sono corrette, soprattutto quando i partner dichiarano stati europei come paese d'origine. "Spesso si scopre che i sandali, le maglie da calcio o i calzini sono prodotti in Asia".

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78% dalla Cina

Degli 1,2 milioni di articoli di moda e abbigliamento sportivo il cui paese di origine è indicato su Galaxus, il 78% proviene dalla Cina. Per il resto, il 4% è prodotto in Bangladesh nonché in Vietnam e il 3% in India. I quasi 1,2 milioni di vestiti rappresentano attualmente circa il 15% dell'assortimento totale di Galaxus e Digitec, pari a 7,4 milioni di articoli in Svizzera. "Entro la fine dell'anno aumenteremo la percentuale delle indicazioni dei paesi a oltre il 20%", afferma Scheiwiller. In cima alla lista ci sono le categorie informatica, multimedia e bellezza. Ci vorrà però probabilmente del tempo prima che Galaxus e Digitec mostrino una dichiarazione di origine per tutti i prodotti: "Purtroppo molti produttori non ci forniscono alcun dato in merito, soprattutto se gli articoli provengono da nazioni a basso costo di manodopera", spiega l'esperta. In questo caso il team deve richiedere attivamente le informazioni o trovarle in modo indiretto, e questo richiede tempo. "Ma non ci lasciamo scoraggiare", afferma. Oltre al filtro di origine, Galaxus ne offre anche un altro relativo alla sostenibilità: perché Made in China non vuole dire sempre lo stesso, se la produzione soddisfa i criteri di un marchio di qualità come Oeko-Tex, Ecocert o FSC, argomenta l'impresa.