Social e politica
Follower in calo per i ministri cantonali, ma Norman Gobbi resta un’eccezione
© Shutterstockv - Instagram Norman Gobbi
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Keystone-ats
10 ore fa
Su Instagram i consiglieri di Stato faticano a costruire delle grandi community. Secondo le cifre dello studio, la media di follower è inferiore ai 5'000. A distinguersi è il leghista ticinese Norman Gobbi, che sfora quota 15'000.

Una ristretta base di follower e post neutri, oltre che poco frequenti. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio pubblicato da ricercatori dell'Università di Losanna (UNIL) sull'utilizzo dei social media da parte dei consiglieri di Stato.

Facebook e Instagram

Stando agli esperti dell'Istituto superiore di studi in amministrazione pubblica dell'ateneo romando, Facebook è la piattaforma su cui i membri dei vari governi cantonali hanno il più alto numero di seguaci: la maggior parte ne conta fra gli zero e i 5'000. Eccezioni sono rappresentate da politici noti su scala nazionale come gli ex deputati a Berna Natalie Rickli (UDC/ZH), con oltre 27'000, e Mathias Reynard (PS/VS), con più di 12'000. Anche su Instagram i consiglieri di Stato faticano a costruire delle grandi community. Secondo le cifre dello studio, la media di follower è inferiore ai 5'000. A distinguersi è il leghista ticinese Norman Gobbi, che sfora quota 15'000.

X

Per quanto riguarda l'ultimo social preso in considerazione, ovvero X, è emerso che in molti snobbano il servizio di microblogging di proprietà di Elon Musk. La maggior parte infatti non ha nemmeno un profilo. Ancora una volta, è Rickli a rappresentare un'anomalia (45'000 follower), così come, in Romandia, il centrista vallesano Christophe Darbellay (12'000) o la liberale-radicale vodese Isabelle Moret (9000).

Differenze linguistiche

I ricercatori dell'UNIL hanno inoltre osservato differenze legate alla regione linguistica di appartenenza. In media, i "ministri" cantonali francofoni hanno un tasso di pubblicazione simile a quello dei loro colleghi italofoni. I politici svizzerotedeschi sono invece meno attivi. 

Frequenza di pubblicazione

Su Facebook, i consiglieri di Stato tendono a postare raramente. Gli autori dello studio riferiscono di una frequenza generalmente inferiore a 0,2 messaggi al giorno. Tuttavia, alcuni, in particolare quelli sulla cinquantina, emergono per la loro attività più costante. La situazione è simile su Instagram, dove non si raggiungono gli 0,1 post al giorno. La stragrande maggioranza non pubblica o lo fa molto poco su X, il che porta i ricercatori a definire un canale di comunicazione "marginale" questo social media.

Contenuti

Passando al contenuto dei post, l'83% ha un legame con il ruolo di consigliere di Stato. Sono invece in pochi gli eletti che condividono aspetti della loro vita privata. Un numero prevalente di messaggi ha peraltro nessuno o scarso contenuto politico. I "ministri" sono spesso neutri (77%) a livello di emozioni quando pubblicano qualcosa. Una percentuale contenuta (21%) si mostra positiva, mentre quasi nessuno lascia trasparire negatività (2%).

Lo studio

Infine, lo studio, realizzato analizzando 154 membri di esecutivi durante tutto il 2024, evidenzia come un gran numero di post non affronti questioni di politica pubblica. I più popolari sono temi come la cultura, le tradizioni, lo sport o il tempo libero. Al contrario, si preferisce glissare su argomenti che dividono la popolazione, vedasi la sanità, le tasse o la migrazione.