
Il numero dei fallimenti aziendali è rimasto stabile nel primo trimestre in Svizzera, mentre Ticino e Grigioni mostrano cifre in evoluzione: lo indicano i dati pubblicati ieri dalla società di informazioni economiche Dun & Bradstreet (D&B). Le ditte che hanno dovuto chiudere per insolvenza sono state 2'011 a livello elvetico, quasi esattamente quante nello stesso periodo del 2024. Il dato riassume peraltro una realtà regionale variegata. Il principale polo economico elvetico, Zurigo (-5%), mostra una flessione e anche i Grigioni arretrano (-12%); in Ticino si assiste per contro a un incremento (+8% a 127 casi).
C'è anche chi apre i battenti
Ai fallimenti per incapacità di far fronte ai pagamenti vanno poi aggiunti quelli per lacune nell'organizzazione. Il numero complessivo sale così a 2'921 a livello svizzero (+2% rispetto ai primi quattro mesi del 2024), a 171 in Ticino (-18%) e a 40 nei Grigioni (-2%). Se diverse aziende devono abbassare le saracinesche, non poche al contrario aprono i battenti: le nuove iscrizioni al registro di commercio nella Confederazione sono state 18'536 nel periodo in esame, valore in progressione del 3% su base annua. In Ticino (-7% a 803) e nei Grigioni (-9% a 380) si osserva un minore dinamismo.