
"Le procedure fallimentari abusive (tra cui i cosiddetti “fallimenti a catena” o “Konkursketten” e quelli seriali da parte delle medesime persone, “Konkursreiter”) rappresentano una notevole distorsione della concorrenza, oltre a provocare importanti danni diretti ai creditori che non vengono soddisfatti", scrive il consigliere nazionale PLR Simone Gianini riferendosi alle nuove norme entrate in vigore un anno fa sul diritto dell'esecuzione e dei fallimenti.
Gli obiettivi della modifica
Con la modifica di legge si è voluto migliorare l'applicazione dell'interdizione di esercitare un'attività prevista dal diritto penale; rendere possibile una ricerca delle persone fisiche iscritte a RC nell’indice centrale delle ditte; codificare la nullità del trasferimento di un mantello giuridico e introdurre il diritto di scelta dell’esecuzione in via di pignoramento o di fallimento per i creditori di diritto pubblico
Le domande
Alla luce di ciò, a un anno dall’introduzione delle nuove disposizioni, Simone Gianini chiede al Consiglio federale:
1. Quali strumenti di verifica dell’efficacia delle suddette modifiche legislative sono stati predisposti?
2. Quali effetti hanno mostrato i nuovi strumenti di diritto civile e penale (in particolare il miglioramento dell’applicazione del divieto di esercizio) nel prevenire i fallimenti a catena?
3. In che misura la ricerca per persona nell’indice centrale delle ditte ha contribuito a individuare fallimenti seriali, portando a una diminuzione di fallimenti ripetuti da parte delle stesse persone?
4. Quanti casi di commercio di mantello giuridico (Mantelhandel) sono stati individuati e sanzionati con la nullità?
5. L’abolizione dell’opting-out retroattivo ha aumentato la trasparenza nell'attività di revisione e ridotto pratiche contabili poco chiare?
6. Quali osservazioni sono disponibili rispetto al tasso di apertura di fallimenti di società sovra-indebitate a seguito della scelta di quella procedura da parte di creditori di diritto pubblico?
7. Il Consiglio federale può già trarre una conclusione sul fatto che le misure introdotte siano sufficienti a raggiungere gli obiettivi prefissati oppure se sia necessario un ulteriore intervento legislativo? In caso contrario, quando potrà essere il caso?
