Interpellanza
"Fallimenti a catena e falliti plurirecidivi: la nuova legge funziona?"
Redazione
5 ore fa
Il consigliere nazionale Simone Gianini interpella il Consiglio nazionale sulle nuove norme del diritto dell’esecuzione e dei fallimenti, intese a combattere gli abusi dei cosiddetti fallimenti a catena o da parte di persone plurirecidive.

"Le procedure fallimentari abusive (tra cui i cosiddetti “fallimenti a catena” o “Konkursketten” e quelli seriali da parte delle medesime persone, “Konkursreiter”) rappresentano una notevole distorsione della concorrenza, oltre a provocare importanti danni diretti ai creditori che non vengono soddisfatti", scrive il consigliere nazionale PLR Simone Gianini riferendosi alle nuove norme entrate in vigore un anno fa sul diritto dell'esecuzione e dei fallimenti.

Gli obiettivi della modifica

Con la modifica di legge si è voluto migliorare l'applicazione dell'interdizione di esercitare un'attività prevista dal diritto penale; rendere possibile una ricerca delle persone fisiche iscritte a RC nell’indice centrale delle ditte; codificare la nullità del trasferimento di un mantello giuridico e introdurre il diritto di scelta dell’esecuzione in via di pignoramento o di fallimento per i creditori di diritto pubblico

Le domande

Alla luce di ciò, a un anno dall’introduzione delle nuove disposizioni, Simone Gianini chiede al Consiglio federale:

1.     Quali strumenti di verifica dell’efficacia delle suddette modifiche legislative sono stati predisposti?

2.     Quali effetti hanno mostrato i nuovi strumenti di diritto civile e penale (in particolare il miglioramento dell’applicazione del divieto di esercizio) nel prevenire i fallimenti a catena?

3.     In che misura la ricerca per persona nell’indice centrale delle ditte ha contribuito a individuare fallimenti seriali, portando a una diminuzione di fallimenti ripetuti da parte delle stesse persone?

4.     Quanti casi di commercio di mantello giuridico (Mantelhandel) sono stati individuati e sanzionati con la nullità?

5.     L’abolizione dell’opting-out retroattivo ha aumentato la trasparenza nell'attività di revisione e ridotto pratiche contabili poco chiare?

6.     Quali osservazioni sono disponibili rispetto al tasso di apertura di fallimenti di società sovra-indebitate a seguito della scelta di quella procedura da parte di creditori di diritto pubblico?

7.     Il Consiglio federale può già trarre una conclusione sul fatto che le misure introdotte siano sufficienti a raggiungere gli obiettivi prefissati oppure se sia necessario un ulteriore intervento legislativo? In caso contrario, quando potrà essere il caso?