
Il Tribunale cantonale vallesano ha condannato l’ex tennista Yves Allegro a 20 mesi di prigione con la condizionale di due anni. È stato ritenuto colpevole di coazione sessuale. La prima istanza gli aveva inflitto due anni, sempre con la condizionale.
La vicenda
I fatti risalgono all’ottobre del 2014 a Tallin, capitale dell’Estonia, in occasione di una riunione di allenatori di Tennis Europe, la federazione europea del Tennis. In tale contesto, secondo l’atto d’accusa, l’allenatore presso la federazione svizzera di Tennis (Swiss Tennis) ha abusato nella sua camera d’albergo di una collega austriaca dopo una serata in cui entrambi hanno consumato alcol in abbondanza. L’indomani entrambi hanno sostenuto di non ricordare precisamente quanto avvenuto. Il vallesano si è scusato via SMS del comportamento inadeguato. Quarantotto ore più tardi la donna ha sostenuto di ricordare progressivamente quanto avvenuto, prendendo consapevolezza di una possibile aggressione sessuale dopo aver provato forti dolori.
Riduzione della pena
La corte cantonale ha ritenuto che l’imputato, attualmente 43enne, abbia usato violenza contro la denunciante per costringerla a subire vari atti sessuali nella notte tra il 23 e il 24 ottobre 2014. Si è basata in particolare sulla perizia forense e psichiatrica nonché sullo stato di stress post-traumatico della vittima, i cui frammenti di ricordi “non possono essere il risultato di allucinazioni o ricostruzioni mentali”, si legge in un comunicato odierno. Il tribunale cantonale “ha ritenuto necessaria una riduzione di quattro mesi della pena a causa della violazione del principio di celerità e della copertura mediatica data al caso”. Come in prima istanza, Yves Allegro è stato assolto dal reato di violenza carnale. Dovrà pagare 3500 franchi di danni alla denunciante e 15’000 franchi di risarcimento per danni morali. Allo sportivo sono inoltre state addebitate tutte le spese del primo grado e un terzo di quelle dell’appello. Nella sentenza odierna, il tribunale cantonale non ha seguito né la richiesta della difesa, che voleva l’assoluzione, né il pubblico ministero, che aveva chiesto tre anni di carcere contro Yves Allegro per stupro e coercizione sessuale. La varie parti non hanno ancora deciso se impugneranno il verdetto.
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