Le esternazioni del presidente del Consiglio di Stato bernese Philippe Müller (PLR) contro una candidatura di Berna quale città ospite della prossima edizione del Concorso eurovisione della canzone (ESC) stanno suscitando un polverone nel cantone. Il capo del Dipartimento della sicurezza ha tra l'altro scritto sulla piattaforma X che l'ESC è "corrotto in tutto e per tutto". Parole che sono giunte come fumo negli occhi sia al sindaco di Bienne Erich Fehr (PS) sia alla deputazione verde liberale in Gran Consiglio. I Giovani UDC invece plaudono. Dal canto suo, il portavoce dell'esecutivo cantonale ha indicato che Müller non intende più esprimersi sulla questione. Il Consiglio di Stato dovrebbe occuparsi del tema domani. La sezione cantonale bernese del PLR si distanzia con fermezza dal suo "ministro". Poche ore dopo la vittoria del cantante Nemo, originario di Bienne, all'ESC, Müller ha scritto sulla rete sociale che uno svizzero si era imposto in un concorso "corrotto in tutto e per tutto" da anni. L'evento di Malmö (Svezia), faceva poi notare, è stato caratterizzato anche dall'antisemitismo ed è stato accompagnato da gravi episodi di violenza che hanno richiesto l'intervento della polizia. Il suo messaggio su X si concludeva con la frase: "ESC: stai lontano da Berna!".
Il sindaco di Bienne è trasalito per i commenti
Per tradizione, con la significativa eccezione dell'ESC (spesso designato con la denominazione inglese Eurovision Song Contest) dello scorso anno, l'organizzazione del concorso viene attribuita al paese il cui rappresentante si è imposto nell'ultima edizione. Poiché sabato la gara musicale è stata vinta dall'artista bernese Nemo Mettler, la manifestazione nel 2025 dovrebbe svolgersi nella Confederazione. Ieri, all'indomani delle esternazioni di Müller, il sindaco di Bienne è trasalito: "Mi vergogno di essere bernese. Mi vergogno di questo presidente del governo", ha dichiarato Fehr in un'intervista rilasciata al portale Ajour, della cittadina del Seeland, e alla radio privata bilingue (tedesco e francese) della regione Canal 3.
Interpellanza sulle esternazioni di Müller
Dal canto suo, oggi, il deputato Manuel C. Widmer (PVL) ha inoltrato un'interpellanza urgente: vuole sapere di quali prove Müller disponga per dimostrare che l'ESC è "corrotto in tutto e per tutto" da anni, se Müller esprima il parere del Consiglio di Stato nel suo insieme e, nel caso così non fosse, se ogni membro del governo sia libero di contraddire un'opinione ufficiale dell'esecutivo sulle reti sociali o di anticipare una decisione. Nel pomeriggio, in una nota, è arrivata anche la reazione stizzita dei liberali radicali cantonali, che sottolineano il loro "deciso impegno" affinché l'ESC il prossimo anno si tenga in terra bernese. Secondo il PLR, l'evento è "un'opportunità unica per la nostra regione": il concorso musicale non solo offre una piattaforma unica per la cultura e l'intrattenimento, ma è anche un importante stimolo per l'economia locale, il turismo e la società. Il parere del consigliere di Stato è invece condiviso dai Giovani democentristi. Il loro presidente e deputato in Gran Consiglio Nils Fiechter ha annunciato che inoltrerà un atto parlamentare volto a impedire la tenuta dell'ESC nel cantone. Müller non ha fornito alcuna prova a sostegno delle sue affermazioni sulla corruzione nella manifestazione canora. Il portavoce del governo, Reto Wüthrich, ha indicato che Müller su X ha espresso un'opinione personale. Il presidente del governo non intende fornire ulteriori commenti. Il Consiglio di Stato dovrebbe affrontare la questione nella sua prossima riunione, domani. Senza il sostegno del Cantone, sarebbe impensabile organizzare l'ESC l'anno prossimo in una città bernese. Bienne da sola non dispone di infrastrutture sufficienti per un evento del genere. Nel cantone una candidatura riguarderebbe il capoluogo o eventualmente un tandem tra la città del Seeland e quella federale.