
Una stagione estiva senza precedenti per il settore alberghiero. L'Ufficio federale di statistica (UST) comunica che per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni il settore alberghiero svizzero ha superato i 25 milioni di pernottamenti nella stagione estiva. Volano Ticino (+5,2%) e Grigioni (+4,9%).
Dati in crescita
Tra maggio e ottobre sono stati registrati 25,1 milioni di pernottamenti, in crescita del 2,6% rispetto all’anno precedente. Tutti i mesi hanno mostrato una progressione, con un ottobre particolarmente forte (+4,1%, 3,5 milioni di pernottamenti). L’aumento è stato alimentato sia dagli ospiti svizzeri (+2,8%) sia da quelli stranieri (+2,4%). Questi risultati si inseriscono in una tendenza positiva iniziata con le estati 2023 (+19,7%) e 2024 (+4,5%), confermando l’attrattiva del turismo svizzero. Precisa l'UST in una nota.
"Boom" di prenotazioni da Stati Uniti ed Europa
Il contributo maggiore è arrivato dagli Stati Uniti, che con un +3,1% hanno totalizzato 2,5 milioni di pernottamenti, il valore più alto degli ultimi 40 anni. La domanda europea è aumentata del 3,8%, raggiungendo 6,9 milioni di pernottamenti, livello record dal 2013. Il Regno Unito guida la crescita assoluta (+10,8%), seguito da Germania (+2,9%), Italia (+4,5%) e Francia (+1,4%). In controtendenza la clientela asiatica. Le flessioni maggiori riguardano Corea (-11,7%), Paesi del Golfo (-3,0%) e India (-2,6%), mentre i visitatori cinesi risultano anch'essi in forte crescita (+11,1%). Tuttavia, la domanda asiatica resta ancora inferiore del 22,3% rispetto al 2019.
Ticino e Grigioni spingono la crescita
Il Ticino registra la crescita percentuale più marcata (+5,2%), seguito da Grigioni (+4,9%) e Zurigo (+2,4%). In termini assoluti, il primato spetta ai Grigioni, con 122'000 pernottamenti in più, davanti a Zurigo (+99'000) e Ticino (+89'000). Le uniche regioni in calo sono Ginevra (-0,9%, –20'000) e Berna (-0,5%, –20'000).
