Svizzera
Estate da bollino rosso sulle strade e non solo
Immagine CdT/Gabriele Putzu
Immagine CdT/Gabriele Putzu
Previsti due mesi di traffico intenso e disagi alla circolazione sui principali assi stradali della Svizzera. Al Gottardo le code potrebbero durare anche tutta la notte

C’è chi ci è già andato e chi sta contando i giorni che mancano alla partenza. Chi sogna mete lontane e chi non andrà molto lontano. Parliamo delle vacanze estive, ferie che, soprattutto per quanto riguarda l’asse nord-sud, sono sinonimo di traffico e code alla galleria del San Gottardo. Ingorghi dati per “praticamente certi” da Viasuisse che, negli ultimi fine settimana di luglio, potrebbero durare anche tutta la notte per quanto riguarda il portale di Göschenen. Ma i lunghi tempi di attesa metteranno a dura prova anche chi ha scelto di partire con l’aereo.

La situazione sulle strade
Le vacanze estive non iniziano solo in Svizzera a luglio, ma anche in Germania e nei Paesi Bassi. La situazione è più difficile da prevedere da quando la pandemia di coronavirus si è esaurita, “ma ci aspettiamo in ogni caso un volume di traffico intenso” anche per questa estate, dice all’agenzia di notizie Keystone-ATS Barbara Roelli di Viasuisse. “Gli attuali problemi del traffico aereo” verosimilmente contribuiranno ad aumentare la densità della circolazione stradale in Svizzera, sottolinea Roelli. Inoltre, ci sono numerosi avvenimenti che possono congestionare ulteriormente la situazione. Fra questi le due tappe del Tour de France nella Svizzera occidentale, l'Ironman a Thun, il campo nazionale degli scout svizzeri nell'alta valle di Goms, la Street Parade a Zurigo e la Festa federale di lotta a Pratteln.

Aeroporti, due pesi e due misure
Dal canto loro gli aeroporti “guardano all’estate con cauto ottimismo”, dicono vari responsabili a Keystone-ATS. Sia lo scalo di Zurigo-Kloten che quello di Basilea-Mulhouse valutano la situazione degli effettivi come “adeguata”: in linea di massima il personale in servizio sarà sufficiente. Ma i ritardi e i colli di bottiglia negli aeroporti stranieri potrebbero farsi sentire anche in Svizzera, e in alcuni casi comportare tempi di attesa più lunghi. L'aeroporto di Zurigo si attende per certe giornate con lo stesso numero di passeggeri di prima della pandemia, ossia da 80'000 a 90'000 persone.

La vedono invece differentemente i rappresentanti del personale aeroportuale. Ci sono sempre più indicazioni che sarà quasi impossibile far fronte all'imminente massa di vacanzieri, dice Philipp Hadorn, presidente del sindacato del personale di terra SEV-GATA. L'attività estiva è sempre stata difficile, ma ora i dipendenti sono in affanno; molti non ne possono più, nota Hadorn. E, aggiunge, reclutare ulteriore personale non è quasi più possibile perché le condizioni quadro generali - ad esempio presso la società di assistenza a terra Swissport - sono ulteriormente peggiorate e il mercato del lavoro è “prosciugato”. Anche la compagnia aerea Swiss - ricorda Hadorn - è a corto di personale dopo i licenziamenti e le fluttuazioni. Motivo per cui ha dovuto cancellare centinaia di voli, proprio come altre compagnie aeree in Europa. “Ci aspettiamo quindi un’estate difficile”, e non sono da escludere azioni spontanee di protesta, conclude.

Capacità ferroviaria sufficiente
Dal canto loro, le FFS prevedono numerosi viaggiatori supplementari, anche da oltre confine, soprattutto nei fine di settimana. Ai passeggeri abituali potrebbero aggiungersi diverse decine di migliaia di viaggiatori che sono in vacanza, scrive la compagnia ferroviaria rispondendo a Keystone-ATS. E, in caso di maltempo a nord delle Alpi, anche il traffico interno verso il sud de Paese potrebbe aumentare. In linea di massima, però, le capacità dovrebbero essere sufficienti, affermano le FFS.

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