Svizzera
Espulsioni, proroga del test Covid obbligatorio
Immagine Cdt/Maffi
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Keystone-ats
3 anni fa
Il Consiglio federale ha adottato oggi il messaggio per il prolungamento di questa regola fino a fine giugno del 2024

Chi è tenuto a lasciare la Svizzera deve poter essere obbligato a effettuare un test Covid-19, qualora non fosse possibile eseguire l'allontanamento. Molti Stati chiedono infatti tuttora un test negativo per riammettere le persone espulse. Il Consiglio federale ha adottato oggi il messaggio sulla proroga di tale regola, affinché i cantoni possano continuare ad eseguire gli allontanamenti fino alla fine di giugno del 2024. Le disposizioni vigenti, che consentono di evitare costi elevati soprattutto per le autorità cantonali, sono valide solo fino alla fine del 2022. Per garantire l'esecuzione dell'allontanamento senza interruzioni il Governo propone al Parlamento di dichiarare l'oggetto urgente, indica una nota governativa odierna.

La situazione negli altri Stati
Anche se dall'entrata in vigore delle disposizioni le condizioni relative al coronavirus in Svizzera si sono stabilizzate e la situazione straordinaria è stata abrogata nella primavera 2022, i Paesi d'origine e di provenienza più importanti delle persone tenute a lasciare la Svizzera, la maggior parte degli Stati Dublino e le compagnie aeree, chiedono tuttora un test Covid‐19 negativo per riammettere o trasportare le persone allontanate dalla Svizzera, precisa il comunicato.

Un sistema che funziona
Al momento non è prevedibile quando i Paesi d'origine e di provenienza, gli Stati Dublino e le imprese di trasporto rinunceranno a chiedere un test Covid‐19. Le esperienze maturate finora con l'obbligo del test introdotto nell'ottobre 2021 sono del tutto positive: dal 2 ottobre alla fine dell’anno, grazie a tale obbligo l'allontanamento ha potuto essere eseguito in 82 casi. Nel primo trimestre 2022 sono stati registrati 64 casi, conclude la nota.

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