Svizzera
Esercito, licenziamento abusivo di un'impiegata
Immagine Cdt
Immagine Cdt
Keystone-ats
2 anni fa
Avrebbe dovuto prendere parte a una missione di pace, ma la sua partecipazione era stata giudicata insostenibile prima della partenza

Il Tribunale amministrativo federale (Taf) condanna l'Esercito svizzero a versare un mese di stipendio a un'impiegata a causa del suo licenziamento abusivo. La militare avrebbe dovuto prendere parte a una missione di pace all'estero ma la sua partecipazione era stata giudicata insostenibile prima della partenza.

“Imprevedibile e impulsiva”
In una sentenza pubblicata oggi, i giudici sangallesi ritengono che nel complesso il licenziamento fosse fondato e proporzionato. Durante la preparazione dell'impiego, la ricorrente era infatti stata coinvolta a più riprese in conflitti personali. La collaborazione era diventata difficile e tesa. Inoltre, la donna era descritta come imprevedibile e impulsiva. Tali problemi erano stati menzionati nel suo dossier, ma non erano però stati evocati nelle qualifiche intermedie e finali. Il giorno precedente il suo licenziamento le era stato assicurato che avrebbe potuto partecipare alla missione. Tale modo di procedere ha violato il principio della buona fede, scrive il Taf.

“Violato il suo diritto di essere ascoltata”
Quando la militare è stata informata che sarebbe stata invitata a un colloquio due ore più tardi, non sapeva che si sarebbe trattato della sua disdetta. Dal momento che la decisione del suo superiore gerarchico era già stata presa a quel momento e che il parere dell'interessata non poteva più avere alcun influsso sugli eventi, il tribunale ritiene che sia stato violato il suo diritto di essere ascoltata. Inoltre, la donna non ha potuto consultare il suo dossier fino all'apertura del procedimento giudiziario. Stando alle conclusioni del Tribunale amministrativo federale, l'atteggiamento dell'esercito non è stato del tutto conforme al principio della proporzionalità. Il licenziamento è avvenuto durante il periodo di prova, ma la ricorrente ha anche una propria responsabilità a causa del suo comportamento. Per questo motivo, l'indennizzo è stato fissato a soltanto un mese di stipendio. La sentenza può ancora essere impugnata davanti al Tribunale federale.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata