
Esce da mercoledì nelle sale di tutta la Svizzera "Mary Anning, cacciatrice di fossili", primo lungometraggio del regista di film d'animazione ticinese Marcel Barelli. La pellicola parla del dodicesimo anno di vita della prima paleontologa della storia. Keystone-ATS ha incontrato il cineasta quest'estate al Locarno Film Festival.
La trama
Il film "Mary Anning" è ambientato nel 19esimo secolo a Lyme Regis, nel sud dell'Inghilterra, in una costa frastagliata da falesie propizie alla ricerca di fossili. Una passione che la giovane Mary Anning acquisisce dal padre che, di professione, è ebanista. La prematura scomparsa di quest'ultimo durante una tempesta la getta nello sconforto. Tuttavia, questa tragedia è anche l'inizio di una scoperta che rivoluzionerà la storia della paleontologia. Il padre le ha infatti lasciato un messaggio che la porterà a scoprire, a soli 12 anni, il primo scheletro completo di ittiosauro.
La passione del regista ticinese
Come Mary Anning, il regista Marcel Barelli è da sempre appassionato di fossili e dinosauri, ha spiegato in un'intervista a Keystone-ATS. "Quando si è fin da piccoli patiti di paleontologia si conosce il personaggio di Mary Anning, perché in un qualunque libro sui fossili e sui dinosauri se ne parla." È stata "la prima ad individuare e trovare fossili importanti che hanno rivoluzionato la storia della scienza", ha aggiunto. "Volevo raccontare un personaggio poco conosciuto ma che avesse caratteristiche che parlassero ancora oggi e con una storia abbastanza forte." "Mary Anning" è la prima fiction di Barelli. Nato nel 1985 a Lodrino ma residente da vent'anni a Ginevra, per Barelli "tutti i miei corti sono documentari". "Era importante che quello che raccontassi fosse vero", ha detto. Il cineasta si è quindi documentato sulla storia della paleontologa britannica, facendo verificare le informazioni.
