
Il giovane che lo scorso anno a Zurigo ha accoltellato, ferendolo gravemente, un ebreo ortodosso, non riceverà gli atti relativi al suo caso. Lo ha deciso il Tribunale federale (TF) dando seguito alla richiesta del Ministero pubblico dei minorenni. Quest'ultimo teme che il ragazzo possa utilizzarli a fini di propaganda. La sicurezza della vittima e del suo ambiente deve essere garantita, scrive il TF in un sentenza pubblicata ieri. Oscurare il nome della vittima non è sufficiente. Il giovane potrà consultare gli atti, ma non potrà tenerli con sé. Il suo avvocato avrà pieno accesso, ma non potrà trasmetterli al cliente. Ciò comporta un lavoro più oneroso e complicato per la difesa, ma è "accettabile" date le circostanze, sostengono i giudici.
La vicenda
Il 15enne, naturalizzato svizzero ma di origine tunisina, aveva ferito gravemente a coltellate un ebreo ortodosso di 50 anni il 2 marzo 2024 a Zurigo. In un video, aveva dichiarato la sua fedeltà allo Stato islamico. Il teenager si era radicalizzato in Tunisia, dove ha vissuto tra il 2017 e il 2021, e sui forum online, sui quali trascorreva molto tempo. Attualmente non è noto quando si terrà il processo contro il giovane. Secondo quanto riportato dalla NZZ, l'accusa dovrebbe essere formalizzata entro la fine dell'estate.