
È una corsa contro il tempo quella lanciata da Simone Maurer, attivista per i diritti degli animali e responsabile del rifugio “Lebenshof Sinulay” a Wetzikon (ZH), che ospita attualmente una settantina di animali. Secondo quanto raccontato da Maurer al quotidiano 20 Minuten, 200 galline ovaiole rischiano di essere uccise se non troveranno una nuova casa entro sabato 12 luglio. Gli animali provengono da un grande allevamento a Watt (ZH), nei pressi di Regensdorf, che sta dismettendo un gruppo di circa 700 galline. Finora ne sono già state prenotate circa 500 da privati cittadini, ma per le restanti 200 non è ancora stata trovata una soluzione. Le galline ovaiole vengono solitamente impiegate per circa 18 mesi, periodo durante il quale depongono un uovo al giorno. Al termine di questo ciclo, entrano nella fase della muta, durante la quale cambiano il piumaggio e smettono temporaneamente di produrre. Una volta conclusa questa fase, tornano a deporre, ma con una qualità leggermente inferiore. Per questo motivo, negli allevamenti intensivi vengono considerate non più produttive e sostituite da animali più giovani. Quelle scartate vengono generalmente abbattute tramite gas. Maurer ha quindi sottolineato che queste galline potrebbero vivere ancora a lungo e in buone condizioni.
Adozioni difficili sotto data
La ricerca di nuovi adottanti è però resa complicata dalla vicinanza con le vacanze estive. Maurer ha infatti spiegato a 20 Minuten che in questo periodo dell’anno, molte persone preferiscono non assumersi nuove responsabilità. Inoltre, con una scadenza così ravvicinata, è difficile che chi non è già preparato — ad esempio chi non possiede un pollaio — possa organizzarsi in tempo utile. Accogliere delle galline in giardino richiede infatti una struttura adeguata e una recinzione sicura, in grado di proteggerle da volpi, martore e altri predatori. Inoltre, ha anche evidenziato che, sebbene queste galline continuino a deporre molte uova anche dopo i 18 mesi, non dovrebbero essere tenute unicamente per questo scopo. Il desiderio è quello di promuovere una cultura in cui le galline vengano riconosciute come animali da compagnia. Chi intende adottarle deve accettare alcune condizioni fondamentali: non devono essere macellate e devono poter ricevere cure veterinarie in caso di necessità. L'attivista, per aiutare i privati, tiene anche dei corsi appositi sull'allevamento di questo pennuto.
Come contribuire al salvataggio
Chi fosse interessato ad accogliere una o più galline può compilare il modulo di contatto sul sito del Lebenshof Sinulay. Gli interessati riceveranno tutte le informazioni necessarie sull’adozione e sul ritiro, previsto per sabato 12 luglio presso la sede dell’allevamento.