Riconoscimenti
Due svizzeri tra i favoriti per un premio Nobel, fra cui un professore dell'USI
© USI Lugano
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Keystone-ats
12 giorni fa
Michele Parrinello e Christoph Gerber, fanno parte di questo gruppo selezionato. Parrinello, che ha condotto ricerche al Politecnico federale di Zurigo (ETH) e all'Università della Svizzera italiana (USI) di Lugano, potrebbe vincere il Premio Nobel per la Chimica, Gerber quello per la Fisica.

Clarivate, società attiva nei servizi legati alla protezione intellettuale, ha designato i suoi favoriti per i premi Nobel: due svizzeri, Michele Parrinello e Christoph Gerber, fanno parte di questo gruppo selezionato. Tuttavia, il tasso di successo di questi pronostici è solitamente modesto. Gerber, dell'Università di Basilea, potrebbe ricevere il Premio Nobel per la Fisica per lo sviluppo del microscopio a forza atomica. Gerber ha presentato questo apparecchio ad alta risoluzione nel 1986.

Le tecnica

Con questa tecnica, un oggetto non viene osservato attraverso una lente come con un microscopio ottico, ma viene sondato attraverso una minuscola punta posta all'estremità di una microleva. Le forze di attrazione e repulsione esercitate dalle molecole e dagli atomi provocano la deflessione della microleva. Questa deviazione viene registrata e convertita in un'immagine digitale da un software. Il microscopio a forza atomica ha una grande importanza per diversi ambiti di ricerca. Permette per esempio di creare minuscoli componenti elettronici o nuovi sensori per la diagnostica medica. Secondo Clarivate, Michele Parrinello, che ha condotto ricerche al Politecnico federale di Zurigo (ETH) e all'Università della Svizzera italiana (USI) di Lugano, potrebbe vincere il Premio Nobel per la Chimica insieme al collega Roberto Car, che guida ricerche negli Stati Uniti. Il metodo Car-Parrinello rappresenta l'interazione di atomi in movimento attraverso la meccanica quantistica. Permette ai ricercatori di osservare con precisione il movimento degli atomi in differenti sistemi. Questo per esempio può portare allo sviluppo di processi chimici più efficienti o di nuovi farmaci. È anche possibile simulare le proprietà di materiali ai quali gli scienziati hanno poco accesso: ad esempio, i gas e le rocce provenienti dall'interno della Terra o di Giove.

Tasso di successo di circa il 17%

La previsione di Clarivate si basa sul numero di lavori pubblicati, spesso citati e quindi determinanti per le differenti discipline. Ogni anno, il gruppo stila così una lista di scienziati che possono ricevere il Premio Nobel. Dal 2002, Clarivate ha selezionato 443 "Citation Laureates", di cui 75 (17%) hanno effettivamente ricevuto il Premio Nobel. Clarivate ha per esempio previsto il Premio Nobel dei fisici svizzeri Didier Queloz e Michel Mayor, ma sei anni prima.