Riconoscimenti
Due svizzeri tra i favoriti per i premi Nobel
L'entrata del Museo del Premio Nobel a Stoccolma © Shutterstock
L'entrata del Museo del Premio Nobel a Stoccolma © Shutterstock
Keystone-ats
5 ore fa
La biologa Andrea Ablasser e il fisico Daniel Loss figurano nella lista dei favoriti dell'azienda Clarivate per medicina e fisica grazie a ricerche d’avanguardia sul sistema immunitario e sul computer quantistico.

La settimana dei premi Nobel è alle porte e come ogni anno iniziano le speculazioni sui possibili vincitori che saranno annunciati a partire dal 6 ottobre. Tra i nomi più accreditati secondo la lista stilata dall’azienda anglo-americana di trattamento dati Clarivate figurano anche due ricercatori svizzeri

Un allarme del sistema immunitario

Per la medicina spicca il nome di Andrea Ablasser, ricercatrice presso il Politecnico federale di Losanna (EPFL), che è in lizza insieme agli statunitensi Glen Barber e Zhijian Chen per aver scoperto un meccanismo centrale del sistema immunitario. Si tratta del cosiddetto percorso di segnalazione cGAS-STING. Questo meccanismo funziona come un vero allarme cellulare che si attiva quando il DNA penetra nel plasma in seguito a infezioni, tumori o stress, scatenando una risposta del sistema immunitario. Questo funziona come una sorta di allarme quando il DNA penetra nel plasma di una cellula in caso di infezioni, cancro o stress cellulare, scatenando una risposta del sistema immunitario. Sulla base di questi studi, svolti tra il 2008 e il 2013, sono stati sviluppati medicamenti che rinforzano la difesa immunitaria contro i tumori o che attenuano le infiammazioni eccessive in caso di malattie autoimmuni.

Verso il computer quantistico

In campo fisico il favorito svizzero è Daniel Loss dell’Università di Basilea che insieme a David DiVincenzo (del Forschungszentrum Jülich e dell’Università di Aachen in Germania) ha proposto un concetto per la realizzazione di un computer quantistico. Le prime applicazioni di questo concetto risalente al 1998 sono già presenti, ma si tratta di un campo appena agli albori della sua evoluzione. Al posto dei bit (0 o 1) i computer quantistici utilizzano i qubit (questi possono esistere in una sovrapposizione di stati, rappresentando contemporaneamente 0 e 1 con una certa probabilità).