
Lo sciopero nazionale delle donne di venerdì 14 giugno ha avuto importanti conseguenze per due collaboratrici del Kuntsumuseum Basel: entrambe sono state licenziate con effetto immediato.
Le due donne avevano comunicato al loro superiore di voler partecipare alla manifestazione nel corso del pomeriggio. "Non era contento e ci aveva avvertito che la nostra assenza avrebbe potuto portare al licenziamento" racconta una delle due alla SRF. "Ma quando ci ha detto che poteva organizzare diversamente i turni e fare in modo che fossero coperti, abbiamo deciso di partecipare".
Una volta partecipato allo sciopero, le due collaboratrici, nel weekend, sono quindi tornate di nuovo al lavoro. Pochi giorni dopo è arrivata l'amara sorpresa: ad entrambe è stato comunicato, a turno finito, il termine del contratto di lavoro.
Contattato dalla televisione svizzera tedesca, il direttore marketing del museo Wolfgang Giese ha specificato che le due collaboratrici avrebbero dovuto comunicare prima l'intenzione di voler scioperare e che il responsabile non era riuscito a trovare soluzioni alternative all'assenza delle ragazze (responsabile che non avrebbe neanche comunicato loro a voce la possibilità di riuscire a organizzarsi diversamente). Entrambe le donne, ha aggiunto, si trovavano ancora nel periodo di prova: "Abbiamo perso fiducia in loro. Se avessero comunicato prima la loro intenzione di scioperare, non ci sarebbero state conseguenze e avremmo trovato dei sostituti".
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