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Diritto alla protezione degli adulti, il Consiglio federale vuole intervenire
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Redazione
2 ore fa
Il Consiglio federale ha presentato una serie di misure sul diritto alla protezione degli adulti. Le proposte, ora in consultazione, potranno essere elaborate entro il 2026.

Il Consiglio federale ha presentato una serie di modifiche mirate al diritto della protezione degli adulti, con l’obiettivo di rafforzare l’autodeterminazione delle persone coinvolte e la solidarietà all’interno delle famiglie. Le proposte, inserite in un messaggio trasmesso al Parlamento il 5 dicembre 2025, si basano sull’esperienza maturata dall’entrata in vigore della normativa nel 2013 e tengono conto dei riscontri emersi in sede di consultazione. Parallelamente, il Governo ha incaricato il Dipartimento federale di giustizia e polizia di elaborare entro il 2026 un avamprogetto per abolire la curatela generale, ritenuta oggi una misura eccessivamente invasiva.

Cosa cambia?

Le revisioni proposte riguardano diversi ambiti chiave. Da un lato, si vuole rafforzare il diritto all’autodeterminazione permettendo il deposito del mandato precauzionale presso un ufficio pubblico valido su tutto il territorio svizzero. Inoltre, ogni individuo potrà designare anticipatamente la persona da nominare curatore, e in caso di incapacità di discernimento dovranno essere considerati, nei limiti del possibile, i desideri dell’interessato. Sul fronte della solidarietà familiare, la rappresentanza legale sarà estesa anche ai conviventi di fatto, che potranno quindi assistere i partner incapaci di discernimento. L’Autorità di protezione dei minori e degli adulti avrà l’obbligo di valutare prioritariamente se persone vicine possono assumere il ruolo di curatori. Anche qualora queste ultime rinunciassero, dovranno essere maggiormente coinvolte nei procedimenti e nelle attività dei curatori professionali.

Le altre modifiche

Un altro punto centrale riguarda l’adattamento dei diritti e degli obblighi di avviso in caso di pericolo per un adulto. Le persone soggette al segreto professionale potranno effettuare segnalazioni senza previa autorizzazione, mentre l’obbligo di avviso sarà esteso ai collaboratori di organizzazioni private che hanno contatti regolari con persone vulnerabili. È prevista anche l’introduzione di una statistica federale per migliorare la trasparenza sulle misure adottate. Infine, il Consiglio federale prosegue la revisione globale del sistema, che includerà ulteriori valutazioni nel 2026, con l’obiettivo di rafforzare i principi di autodeterminazione, sussidiarietà, solidarietà e partecipazione.