
Il mandato di potenza protettrice della Confederazione - in base al quale la Svizzera rappresenta gli interessi degli Stati Uniti in Iran - resta in vigore, anche a seguito dei recenti sviluppi in Medio Oriente. Lo ha confermato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) all'agenzia Keystone-ATS. La Confederazione continuerà quindi a fungere da mediatore tra Teheran e Washington. "I nostri buoni uffici restano a disposizione delle parti coinvolte qualora lo desiderassero e il mandato di potenza protettrice può essere esercitato indipendentemente dalla posizione geografica", hanno aggiunto i servizi di Ignazio Cassis.
Nessun diplomatico elvetico a Teheran
Tuttavia sul suolo iraniano non sono più presenti diplomatici elvetici. "Nella notte tra giovedì e venerdì, l'ambasciatrice Nadine Olivieri Lozano e altri collaboratori hanno abbandonato il Paese in auto in direzione dell'Azerbaigian", ha precisato il DFAE. La Confederazione rappresenta gli interessi degli USA in Iran dal 1980. La cosiddetta sezione di interessi della Svizzera a Teheran si occupa dei compiti consolari degli Stati Uniti all'interno della Repubblica Islamica. Il mandato risale al periodo della crisi degli ostaggi, quanto Washington decise di rompere le relazioni diplomatiche.
Numero di svizzeri ancora in Iran non quantificabile
Berna non è attualmente in grado di quantificare il numero di cittadini svizzeri ancora presenti nella regione. Secondo l'applicazione di viaggio del DFAE Travel Admin, circa 100 viaggiatori sono registrati in Iran e 220 in Israele. Nel registro degli svizzeri all'estero risultano iscritti circa 180 elvetici nella Repubblica Islamica e 29'200 nello Stato ebraico.