
La decisione del Consiglio federale di revocare la quarantena per i contatti e l'obbligo del telelavoro viene accolta positivamente da Partito socialista, Plr, Alleanza del Centro, Verdi e Verdi liberali. Essi sono d'accordo nella prudenza mostrata riguardo all'eliminazione delle ultime misure. Solo l'Udc esige l'abbandono immediato di tutte le restrizioni, compresa la mascherina e il certificato sanitario.
Ps, “Scelta una via ragionevole”
Il Consiglio federale ha scelto una via ragionevole di fronte al coronavirus e alimenta così la speranza di un ritorno a una certa normalità nel prossimo futuro, ha comunicato il PS. Il partito socialista accoglie quindi con favore un approccio graduale che tenga conto della situazione negli ospedali e dell'evoluzione della pandemia, ha aggiunto il PS. Da parte sua la copresidente e consigliera nazionale Mattea Meyer (ZH) ha espresso preoccupazione per il personale ospedaliero. “Anche nella situazione attuale, la pressione sul personale ospedaliero è molto alta, le persone sono esauste e hanno bisogno di riposo. I cantoni devono utilizzare il tempo per aumentare le capacità di riserva negli ospedali”, ha sottolineato.
Alleanza di Centro, chiesto un ulteriore ammorbidimento
L'Alleanza del Centro ritiene che ulteriori passi di apertura siano opportuni se la situazione epidemiologica lo permette. In questo modo, il paese tornerebbe alla normalità passo dopo passo. Poiché non è chiaro se la fase acuta dell'onda di Omicron sia già stata raggiunta, la situazione deve essere monitorata con attenzione, ha scritto il partito. Il presidente del Centro Gerhard Pfister ha chiesto un ulteriore rapido ammorbidimento, come l'abolizione dell'obbligo del certificato, qualora la situazione dovesse distendersi ulteriormente nel prossimo futuro. L'obiettivo principale, tuttavia, deve rimanere quello di non sovraccaricare il sistema sanitario.
Plr soddisfatto
Il Plr ha comunicato che la sua richiesta di porre fine all'obbligo dell'home office è stata soddisfatta. Anche l'abolizione della quarantena per i contatti è un sollievo, soprattutto per i settori più colpiti. La situazione attuale permette di abolire la maggior parte delle misure. Sarebbe tuttavia un errore revocare immediatamente tutte le disposizioni, ha messo in guardia il Plr. La situazione deve continuare a essere monitorata quotidianamente. Se le condizioni lo permettono il Plr è a favore di un ulteriore rapido ammorbidimento.
Verdi e Verdi Liberali ottimisti
Il presidente del partito dei Verdi Balthasar Glättli ha twittato che il virus resta pericoloso, ma che c'è motivo di ottimismo. Sul coronavirus e sul long Covid si sa ancora troppo poco. La cautela è ancora opportuna. I Verdi liberali accolgono positivamente l'abolizione delle quarantene e dell'obbligo del telelavoro. Se la situazione negli ospedali rimane stabile, ulteriori ammorbidimenti potranno seguire gradualmente, ha twittato il loro presidente Jürg Grossen. Tuttavia egli considera prematura una immediata eliminazione di tutte le misure:”Dobbiamo evitare un effetto yo-yo”, ha detto.
Udc non soddisfatto
Ben diversa la reazione dell'Udc. Da quando la variante Omicron è dominante - indica in un comunicato - “dovrebbe essere chiaro ai più pessimisti che la pandemia è finita”. L’infezione non può più essere fermata. Il virus è diventato una “realtà sempre più innocua e sostenibile”. Tutte le misure devono quindi essere sospese immediatamente. Anche gli eventi verificatisi durante la pandemia devono essere analizzati. Non si può “mettere una pietra sopra” alle restrizioni delle libertà e ai costi che ammontano a miliardi. I giovani Udc chiedono quindi la creazione di una commissione parlamentare d'inchiesta (Cpi) incaricata di esaminare la legittimità delle misure adottate, in particolare in termini di Costituzione federale e della loro proporzionalità.
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