
È in aumento il numero di debitori privati adulti che non riescono a far fronte ai loro impegni: a fine agosto erano 419'000, in progressione dell'1,1% rispetto a gennaio. In lieve crescita, dal 5,5% al 5,6%, è anche la quota di tali persone sull'insieme della popolazione. I dati sono stati pubblicati oggi da Crif, società attiva nel campo dell'azione anti-frode, dei controlli di solvibilità e dell'informazione per aziende e privati, e si basano sulle domanda di continuazione di un'esecuzione, sui fallimenti e sugli attestati di carenza di beni.
Ticino al settimo posto
Le differenze regionali sono importanti. Con il 9,4%, Neuchâtel presenta il più alto tasso di debitori inadempienti, seguito da Ginevra (9,4%), Basilea Città (7,5%), Soletta (7,2%), Vaud (6,8%), e Giura (6,4%). Al settimo posto si inserisce il Ticino, che è al 6%, a fronte del 5,9% di sette mesi prima: concretamente quindi a sud delle Alpi un debitore su 17 non fa fronte ai suoi impegni. All'estremità opposta della graduatoria, Appenzello Interno ha i migliori debitori della Confederazione (inadempienti all'1,5%) e si piazza davanti a Uri, Obvaldo, Zugo e Nidvaldo (tutti fra 2,5% e 2,7%). Il settimo miglior cantone è quello dei Grigioni, con il 3,5%.
Disparità in base al sesso
L'analisi di Crif mette in luce anche grandi disparità in base al sesso: gli uomini hanno più debiti delle donne. Tuttavia questa differenza non è presente in tutte le fasce di età: tra i 18-24enni si registrano infatti quote analoghe per entrambi i generi. Il tasso più alto di debitori inadempienti (10%) è comunque osservato nella fascia di popolazione composta da uomini tra i 40 e i 44 anni.