
"I consumatori saranno maggiormente tutelati contro l'indicazione ingannevole dei prezzi ridotti. A partire dal 1° gennaio 2025, le regole saranno rese più flessibili e si farà in modo che le tariffe siano più chiare e comparabili", ha annunciato oggi il Consiglio federale. "I fornitori, in particolare quelli che offrono articoli stagionali, potranno indicare un prezzo comparativo senza alcuna restrizione temporale. Gli articoli devono essere offerti al prezzo normale per almeno quattro settimane prima di poter essere scontati. Questo sistema garantisce una sufficiente trasparenza e facilita l'auto-confronto dei prezzi", indica una nota governativa odierna.
Cosa accadrà
La tariffa comparativa può essere utilizzata anche per eventuali riduzioni di prezzo successive. I venditori che ritirano temporaneamente un articolo dalla loro offerta e successivamente lo ripropongono potranno indicare l'ultimo prezzo comparativo utilizzato prima del ritiro, precisa ancora l'esecutivo. Questo cambiamento ridurrà significativamente la burocrazia e la regolamentazione. Tuttavia, i fornitori dovranno conservare più a lungo i documenti relativi alla "dimostrabilità" per il confronto dei prezzi. Le regole attuali sono obsolete, secondo il Parlamento, che ha chiesto all'Esecutivo di modificarle. La prassi principale è che il "prezzo comparativo" può essere indicato solo per la metà del periodo in cui viene applicato, ma per un massimo di due mesi, sottolinea il Governo.
L'Acsi: "Una presa in giro verso i consumatori"
Non si è fatta attendere la reazione dell'Associazione dei consumatori della Svizzera italiana (Acsi). "A partire dal prossimo primo gennaio, i prezzi promozionali potranno essere utilizzati senza alcun limite di tempo. Tutto quello che i commercianti dovranno fare è praticare il prezzo 'originario' per 30 giorni. Cosa significa concretamente? Che sarà possibile mettere in vendita un prodotto a 100 franchi per 30 giorni, in seguito abbassarlo a 50 franchi e si potrà scrivere 'sconto del 50%' in eterno. Un’autentica presa in giro verso le consumatrici ed i consumatori! I venditori potranno infatti mettere in vendita i prodotti per un prezzo artificiosamente elevato per 30 giorni, e in seguito venderli al prezzo normale per quanto tempo desiderano facendo però finta che sia un prezzo scontato. Addirittura, sarà possibile continuare ad indicare il medesimo sconto anche per prodotti che vengono tolti dal mercato e poi rimessi in vendita in un periodo successivo. Tutto questo è particolarmente sconcertante, visto che nell’UE si va in una direzione diametralmente opposta, molto più favorevole ai consumatori. Nel comunicato del Consiglio federale, si parla di una semplificazione per i fornitori, che avranno necessità di sostituire meno etichette. È significativo il fatto che i consumatori non vengono neppure menzionati", conclude la nota dell'Acsi.