Svizzera
Cultura, “la via verso la normalità è ancora lunga”
immagine CdT/Maffi
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Keystone-ats
3 anni fa
Il mondo della cultura è confrontato da ormai due anni con le conseguenze della pandemia e nonostante gli annunciati alleggerimenti delle misure anti-Covid, per questo settore il ritorno alla normalità è ancora lontano. Taskforce Culture sottolinea però come le decisioni politiche prese in Svizzera abbiano finora evitato il “colpo di scure” per la cultura

Malgrado l'annuncio dell'alleggerimento delle misure anti-Covid, per il ritorno alla normalità ci vorrà tempo, ha indicato oggi la Taskforce Culture in una presa di posizione in chiusura alla conferenza stampa del Consiglio federale. L'organizzazione mantello chiede un programma di rilancio per il settore culturale come quello previsto per il turismo.

Taskforce Culture favorevole ad allentamenti
La Taskforce Culture si dice favorevole agli allentamenti nonché ad una revoca anticipata delle restrizioni, che segnano duramente il settore culturale da ormai quasi due anni. Nonostante gli sviluppi positivi, il mondo della cultura è però lungi da un immediato ritorno alla normalità, avverte l'organizzazione mantello. Nell'ambito culturale non è possibile ricominciare un'attività da un giorno all'altro. La pianificazione delle tournée lega gli organizzatori alle politiche sanitarie degli altri paesi, “che comporta una relativa dipendenza dai paesi stranieri”. Il ristagno della produzione rimane una grande sfida: il “pericolo” che tutte le attività riprendano in contemporanea e che di conseguenza ci sia una “saturazione” è reale.

“Colpo di scure” evitato
La Taskforce Culture sottolinea che le decisioni politiche prese in Svizzera hanno finora evitato il “colpo di scure” per la cultura. “Tuttavia sarebbe un errore fatale credere che, venendo meno le restrizioni, tutte le misure di sostegno e compensazione non siano più necessarie per nessuno”, prosegue. In questo contesto, l’organizzazione mantello chiede un “programma di rilancio per la cultura”, come quello che il Consiglio federale ha deciso per il settore del turismo, citando a questo proposito la Germania e il suo programma “Neustart Kultur”.

“Scendiamo dal divano, andiamo ai concerti”
La Taskforce indica inoltre che gli svizzeri hanno preso nuove abitudini, evitando gli eventi al chiuso dopo che questi sono stati vietati o dichiarati ad “alto rischio”. “Le autorità devono ora segnalare chiaramente che le restrizioni imposte in passato non sono più adeguate”, prosegue la nota. Il momento sembra quindi opportuno per trasmettere un nuovo e chiaro messaggio: “Scendiamo dal divano, andiamo ai concerti”. Inoltre, le attività culturali delle associazioni amatoriali e della formazione culturale subiscono tutt’ora forti restrizioni: “Anche in questo caso è necessario diffondere un messaggio chiaro”.

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