Politica
Critiche alla neutralità elvetica, "La Svizzera mi ha sorpreso in senso negativo"
© Wikipedia
© Wikipedia
Keystone-ats
un anno fa
Lo ha dichiarato l'ex segretario generale della Nato. "Nessun paese al mondo può rimanere neutrale quando si è confrontato in una lotta esistenziale tra democrazia e autocrazia".

L'ex segretario generale della NATO Anders Fogh Rasmussen non apprezza come la Svizzera usa la sua neutralità nella guerra in Ucraina, in particolare per la decisione del Consiglio federale di non consentire alla Germania di consegnare all'Ucraina munizioni svizzere per i carri armati Gepard. La Svizzera lo ha incredibilmente sorpreso, ma non in senso positivo. L'Europa si trova in una lotta esistenziale tra democrazia e autocrazia. Nessun Paese al mondo può rimanere neutrale. Non ha senso, dichiara Fogh Rasmussen in un'intervista pubblicata oggi dai giornali di CH-Media. La Svizzera - nota l'ex segretario generale della NATO - è una democrazia consolidata. "Quando i nostri valori vengono attaccati da un autocrate, sia esso il leader russo Vladimir Putin o il presidente cinese Xi Jinping, un Paese non può semplicemente chiamarsi fuori", aggiunge l'ex segretario dell'Alleanza atlantica restato in carica dal 2009 al 2014.

"Una decisione che danneggerà la Svizzera"

Fogh Rasmussen non comprende perché Berna metta i bastoni tra le ruota di Berlino invece di consentire alla Germania di fornire all'Ucraina le munizioni svizzere di cui ha urgente bisogno. Si tratta inoltre di una decisione "che danneggerà certamente la Svizzera dal punto di vista economico. In futuro - nota - i membri della NATO ci penseranno due volte prima di assegnare la produzione di munizioni o altro materiale bellico nella Confederazione".