
Quest'anno la Svizzera stanzierà aiuti per 60 milioni di franchi alla popolazione in Siria e nella regione. L'ammontare dell'importo è stato annunciato oggi durante la sesta conferenza di Bruxelles sul sostegno al futuro del paese, in ginocchio a causa della lunga guerra. I fondi - destinati alle persone colpite dal conflitto - contribuiranno a proteggere la popolazione, a facilitarne l'accesso ai servizi e a migliorarne i mezzi di sussistenza, precisa una nota del Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae).
Oltre 14 milioni di persone necessitano di aiuti
La situazione umanitaria nel paese si è notevolmente aggravata negli ultimi due anni e le persone che dipendono dall'aiuto umanitario sono oggi 14,6 milioni, mentre nel 2020 erano 11 milioni. Ciò comporta enormi difficoltà per le organizzazioni umanitarie e provoca ripercussioni anche sui Paesi vicini. Secondo le Nazioni Unite, oltre 5,5 milioni di persone sono fuggite dalla Siria e hanno trovato rifugio nei Paesi circostanti.
Le cifre della Svizzera
Dal 2011 la Svizzera ha stanziato circa 590 milioni di franchi per limitare l'impatto del conflitto sulle popolazioni di Siria, Turchia, Libano, Giordania e Iraq, ricorda il Dfae, precisando che la Svizzera opera su tutto il territorio siriano, indipendentemente dalle linee di conflitto, conformemente ai principi umanitari e in base ai reali bisogni. L'impegno elvetico comprende progetti di aiuto d'emergenza, di protezione della popolazione civile e progetti a lungo termine per rafforzarne la resilienza, precisano ancora i servizi guidati da Ignazio Cassis. Si tratta del contributo umanitario più ingente erogato finora dalla Svizzera.
La ricerca di una soluzione politica
Nella sua nota, il Dfae sottolinea infine che, oltre al suo impegno umanitario, la Svizzera continua ad adoperarsi attivamente per la ricerca di una soluzione politica al conflitto, per esempio ospitando il processo di pace dell'Onu, per il rispetto e la promozione del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, nonché in favore della lotta contro l'impunità.
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