
L'idea di introdurre un limite di età per l'utilizzo dei social media sta prendendo sempre più piede in Svizzera. Stando a quanto riportato da nau.ch, una petizione lanciata la scorsa primavera ha già raccolto 60mila firme e sarà consegnata il 18 settembre al Dipartimento federale dell’interno.
Cosa si chiede nel dettaglio
La proposta chiede che piattaforme come TikTok, Instagram e Snapchat siano accessibili solo dai 16 anni. Alla base ci sarebbero preoccupazioni legate alla salute mentale dei più giovani: uno studio internazionale mostra che oltre la metà degli 11-15enni utilizza quotidianamente queste app, mentre un rapporto dell’organizzazione Kidsrights segnala che un adolescente su sette soffre di problemi psicologici riconducibili ai social. Tra i rischi citati vi sono il cyberbullismo, l’esposizione a contenuti violenti, i falsi profili e la pressione legata agli ideali di bellezza. Secondo i promotori, come per alcol e tabacco, anche i social dovrebbero avere un limite d’età.
Dibattito in Parlamento
Il dibattito è arrivato anche in Parlamento. La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider si è inoltre detta consapevole della necessità di affrontare il tema, mentre esponenti dei Verdi hanno chiesto regolamentazioni più stringenti per le piattaforme. Non mancano però le voci critiche. Alcuni parlamentari, come la socialista Farah Rumy, ritengono che un divieto rischierebbe di escludere i giovani da uno sviluppo sociale ormai radicato, e che la priorità dovrebbe essere l’educazione a un uso sano dei social. Inoltre, la Svizzera da sola non avrebbe la forza di imporre limiti a colossi globali come TikTok o Instagram senza un coordinamento con l’Unione europea. Un altro nodo riguarda la verifica dell’età: secondo diversi deputati, senza sistemi sicuri – come l’eventuale introduzione dell’E-ID – il rischio sarebbe quello di fare semplice politica simbolica. Il Consiglio federale ha annunciato di voler regolamentare per legge le grandi piattaforme, ma la decisione è stata nuovamente rinviata.