Svizzera
Covid, smentito il primo decesso under-30
© CdT/Gabriele Putzu
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Marco Jäggli
4 anni fa
Le autorità del canton Berna annunciano di non aver riferito alcun decesso all’UFSP e che si sarebbe fatta confusione con il rapporto su una persona in isolamento

(Aggiornato 18:57) In Svizzera non c’è ancora stato alcun decesso dovuto al Covid-19 al di sotto dei trent’anni. Oggi Stefan Kuster, direttore dell’istituto di malattie infettive dell’UFSP, aveva dato la notizia nella consueta conferenza stampa da Berna, annunciando inoltre che il giovane non avrebbe presentato patologie pregresse e sarebbe stato in buona salute. In seguito, la notizia è stata smentita dalle autorità del canton Berna, che in una nota diffusa a fine pomeriggio parlano di un’informazione errata, nata dalla confusione sul rapporto clinico di una persona in isolamento e che non presenterebbe sintomi gravi di Covid-19. Il Cantone, si legge inoltre nella nota, sostiene di non aver inviato all’UFSP nessuna notifica di decesso.

È la seconda volta nel giro di poche settimane che l’Ufficio federale della sanità presenta informazioni erronee, dopo il discusso rapporto che indicava club e discoteche come principale luogo di contagio. Rapporto poi smentito dallo stesso UFSP.

“Aumento continuo dei casi”
Sempre in conferenza stampa Stefan Kuster ha commentato i dati attuali e in particolare i 268 casi rilevati oggi su 7’331 test. Kuster ha parlato di “un continuo aumento dei casi” nelle ultime settimane, con un tasso di positività del 3,3% settimana scorsa. Il bilancio delle vittime invece, specifica Zürcher, è stabile.

Più di 20’000 persone in quarantena
Stefan Kuster ha spiegato inoltre che 1’535 svizzeri si trovano al momento in isolamento in quanto positivi. 4’553 loro contatti sono invece in quarantena mentre sono 15’928 i cittadini in quarantena di rientro dall’estero.

Lavoro ridotto: 900 obiezioni
Boris Zürcher, capo della Direzione lavoro della SECO, ha comunicato che i cantoni hanno sollevato fin’ora 900 obiezioni per le richieste di lavoro ridotto, di cui ne sono state trattate 420. In 43 casi, ha spiegato Züurcher, “il ricorrente si è reso conto di sua iniziativa che la domanda non era giustificata”. In 200 casi invece, l’obiezione è stata approvata e la richiesta di compensazione respinta. In 12 casi i cantoni hanno respinto le domande di loro iniziativa.

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