
Estensione dell’obbligo del certificato covid a tutti gli spazi al chiuso, introduzione del pass covid per le riunioni private con più di 10 persone e riduzione della validità dei test. Sono le principali misure che il Consiglio federale propone di introdurre alla luce dell’aumento dei casi di coronavirus e dell’arrivo della nuova variante Omicron, definita “preoccupante” dall’OMS. Le misure presentate oggi sono inviate in consultazione fino a domani sera. Una decisione formale circa la loro introduzione è attesa per la prossima seduta del Consiglio federale, in agenda venerdì.
Mascherine estese, nei ristoranti si consuma seduti
Tra le misure che potrebbero entrare rapidamente in vigore figura l’estensione dell’obbligo di indossare la mascherina. Questa dovrà essere portata negli spazi interni delle strutture pubblicamente accessibili, incluse le manifestazioni al chiuso, in cui vige l’obbligo del certificato covid. Dove non è possibile mettere una mascherina protettiva sono previsti provvedimenti alternativi. Nei ristoranti si potrà consumare solo restando seduti. Nel caso in cui non si possa indossare la mascherina, per esempio durante attività culturali e sportive, vanno registrati i dati di contatto.
Certificato esteso
L’obbligo di presentare il certificato sarà esteso a tutte le manifestazioni pubblicamente accessibili che si svolgono al coperto, così come a tutte le attività sportive e culturali amatoriali che si tengono al chiuso. L’eccezione per i gruppi fino a 30 persone viene così soppressa. Vengono invece eliminate, considerato che tutti coloro che volevano farsi vaccinare hanno potuto farlo, tutte le restrizioni di capacità decise in base alla legge covid-19, soprattutto nei luoghi chiusi. In futuro, l’obbligo di certificato si applicherà anche alle riunioni private - in famiglia o tra amici - in spazi chiusi alle quali partecipano più di 10 persone. Per gli eventi all’aperto, il limite per l’obbligo del pass covid scende da 1000 e 300 partecipanti.
Rafforzate le misure sul lavoro
È previsto anche un rafforzamento delle misure sul posto di lavoro. Il governo propone tre varianti: mascherina obbligatoria per tutti coloro che lavorano in spazi chiusi, obbligo di telelavoro per i non vaccinati e non guariti, oppure obbligo generale di telelavoro (con eccezioni). Le aziende saranno inoltre tenute a offrire ai dipendenti la possibilità di sottoporsi a test ripetuti.
Ridotta la validità dei tamponi, test nelle scuole
A ciò si aggiungono i test ripetitivi nelle scuole e la limitazione del periodo di validità dei certificati sanitari ottenuti grazie a un tampone. Quelli generati dopo un test PCR dovrebbero essere validi per 48 ore invece di 72, quelli ottenuti con un test rapido per 24 ore invece di 48. Questa riduzione aumenta l’attendibilità dei risultati, precisa l’esecutivo.
Direttori sanità: nuove proposte necessarie a livello federale
La Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS) accoglie favorevolmente le nuove proposte messe in consultazione sino a domani dal Consiglio federale per contrastare l’aumento dei casi di coronavirus e la nuova variante Omicron. La CDS sottolinea in una presa di posizione trasmessa all’agenzia Keystone-ATS come sia necessario agire al fine di evitare un sovraccarico dei reparti di cure intensive negli ospedali. I direttori cantonali della sanità ricordano peraltro come numerosi cantoni abbiano rafforzato le misure di protezione nel scorso degli ultime giorni.
LA DIRETTA
17:05 - Fine conferenza stampa
17:03 - “Sono previste delle eccezioni per gli sportivi per esempio per le gare di sci? Il Consiglio federale o l‘Ufsp continua a dire che i Paesi vicini non saranno toccati?”
“Quello che è possibile è che il Cantone competente preveda delle eccezioni per la quarantena o per il test, come per le partite di Champions League dove i giocatori si sono spostati in una sorta di bolla. Il Governo deve chinarsi maggiormente sui paesi e le quarantene, venerdì analizzeremo questa situazione. La norma della quarantena è stata attuata velocemente”.
17:00 - “Scrivete che il Governo parte dal presupposto che gli adulti svizzeri sono vaccinati. Vista la situazione cosa intendete fare?”
“Con la volontà del parlamento noi sappiamo che non possiamo più fare ulteriori restrizioni e quindi significa che per combattere la pandemia abbiamo i vaccini ma bisogna essere cauti. La vaccinazione è volontaria, non è un obbligo per cui coloro che non si vogliono vaccinare entreranno in contatto con il virus e il rischio quindi che le persone che si contagino è maggiore. L’obiettivo per il Governo è non sovraccaricare gli ospedali e già oggi ci sono 230 pazienti Covid nelle cure intensive, possiamo assorbire il sistema sanitario ma non all’infinito e quindi dobbiamo stare attenti”.
16:59 - “Non è una mancanza di coraggio togliere la capienza?”
“Era chiaro anche per il Parlamento che si trattasse della vaccinazione completa, ora con il booster c’è la possibilità di completare il ciclo vaccinale. Noi abbiamo deciso di essere leali a questo testo del parlamento”.
16:58 - “Non capisco perché il Governo parla di una sorpresa”
“Non mi sono espresso bene, ho parlato di shock che è legato alla nuova varinate che ha tante incognite e ben 30 mutazioni. Il Governo pensa che la situazione deve essere guardata da vicino”.
16:55 - “I Paesi alpini sono impauriti per le quarantene perché toccano il turismo invernale. Ci sono già degli aiuti?”
“Noi oggi lanciamo in consultazione diversi provvedimenti, questo aspetto della quarantena dovrà essere osservato a livello europeo e sono cose che verranno discusse. Fino alla fine dell’anno ci sono diversi provvedimenti legati all’economia, per tutto quello che riguarda il lavoro ridotto vi sono delle possibilità nell’ambito ordinario ma il Governo deve valutare la situazione, è un dibattito che va portato avanti nelle camere federali. Ora è troppo presto”.
16:52 - “Il Consiglio federale dopo le votazioni cerca di inasprire le misure?”
“Il Consiglio federale fa veramente politica perché avremmo avuto diversi giorni alla nuova riunione ma la situazione incerta ci ha portati a trovarci oggi. Non era pensabile aspettare, la consultazione è breve perché così avremo tutti gli elementi per prendere le decisioni giuste. Non riguarda la votazione di domenica”.
16:50 - “Ha parlato dell’importanza del richiamo. Ma la regola dei 6 mesi è valida?”
“La situazione ci dimostra che dopo un certo numero di mesi dopo la vaccinazione c‘è una riduzione del tasso di immunizzazione e nella categoria degli over 65 e da ieri i cantoni aprono la possibilità di fare questo richiamo a tutti. La priorità rimane a farlo alle persone a cui l’immunità è diminuita il più possibile. La raccomandazione in Svizzera è di 6 mesi ma in alcuni paesi parlano anche di 4 mesi”
Mathys: “Abbiamo la nuova variante e quindi si raccomanda il booster per tutti, ma come detto da Parmelin è necessario combattere Delta e dobbiamo vedere l’evolversi nelle prossime settimane”.
16:48 - “Se non ci fosse la variante Omicron avreste continuato a portare avanti il discorso della scorsa settimana?”
“Non era prevista la seduta di oggi e senza la variante non avremmo avuto oggi nuove misure. Avevamo chiesto che i Cantoni aggiungessero misure addizionali, la situazione imprevista ha portato a una nuova ondata di riflessione e abbiamo introdotto delle quarantene anche per le persone vaccinate quando rientrano da alcuni Paesi. Ora dobbiamo vedere se è un sistema che può tenere anche nel lungo periodo, non riusciamo però a bloccare tutta l’evoluzione”.
16:48 - DOMANDE
16:45 - “Fatevi vaccinare”
“Fatevi vaccinare, e fate anche il richiamo perché è importante per tutta la popolazione e può cambiare l’andamento della quinta ondata. Questa è una consultazione di emergenza e preventiva e cerchiamo di rafforzare le misure di base per non sovraccaricare gli ospedali. L’obiettivo del Consiglio federale è quello di lavorare con la realtà della pandemia, non è impossibile farlo ma non ci aspettavamo che la realtà cambiasse così, ora bisogna trovare la strada più adeguata. Il criterio d’allerta non è cambiato ma ci sono delle incognite legate alla nuova variante che potrebbe eludere l’immunità e se così fosse avremmo due ondate contemporanee (quella della Delta e quella di Omicron)”.
16:40 - Misure in consultazione
“Abbiamo messo in consultazione misure meno rigide. Tra queste estendere l’obbligo del certificato Covid, lanciando in consultazione anche la riduzione delle manifestazioni all’aperto. Inoltre, c’è in consulazione anche l’obbligo della mascherina all’interno e questo per evitare di chiudere tutto. Per quanto riguarda il lavoro: obbligo della mascherina, il telelavoro per non vaccinati e non guariti o un obbligo generalizzato ma vogliamo sentire il parare dei cantoni e dei partner sociali. Abbiamo anche deciso di ridurre la validità dei test pcr e rapidi, questo va visto insieme alla discussione sul ritorno della gratuità. La consultazione andrà avanti fino a domani sera e sono proposte che potrebbero andare avanti fino al 24 gennaio. C’è anche la proposta di togliere il limite delle capacità, secondo la legge Covid-19, le condizioni dell’articolo 1A sarebbe da togliere il limite dei 2/3”.
16:36 - Parla Berset
“Meno di una settimana fa ci siamo ritrovati qui per valutare la situazione. A partire da giovedì pomeriggio sono giunte le prime informazioni su una variante che sembra molto contagiosa e che potrebbe sfuggire all’immunità che abbiamo avuto finora e non conosciamo il grado di pericolosità. Non dobbiamo avere paura ma noi dobbiamo avere il rispetto di fronte a questa evoluzione, questa realtà può cambiare e negli ultimi 5 giorni è cambiata molto. Ci vorrà tempo per capire, durante questo tempo dobbiamo garantire un inverno senza chiusure, senza il sovraccarico ospedaliero. Parallelamente abbiamo una situazione che già mercoledì scorso abbiamo definito critica e questa tendenza negativa abbastanza rapida (230 pazienti in cure intense) va gestita. Questa è stata l’occasione di prepararci con una consultazione”.
16:30 - Parla Parmelin
“Da giovedì scorso il Consiglio federale ha preso atto della nuova variante e non volevamo aspettare fino a venerdì prossimo per discutere sulla situazione. Oggi abbiamo fatto una prima analisi secondo la variante per non perdere tempo prezioso. Il Governo deve reagire subito, noi vogliamo che la salute di tutti possa essere protetta, il CF è consapevole che le limitazioni avranno un impatto e quindi abbiamo lanciato delle misure in consultazione. Abbiamo analizzato l’estensione dell’obbligo del certificato, l’obbligo della mascherina all’interno, l’obbligo del telelavoro e accorciare i test. Il Governo non ha preso nessuna decisione oggi effettiva ma è stato tutto messo in consultazione. Sono convinto che la soluzione dipenda da noi tutti, dobbiamo continuare a portare avanti il distanziamento, di portare la mascherina e di fare attenzione (vaccinati e non). Dobbiamo cercare di padroneggiare la situazione, la vaccinazione è l’elemento fondamentale. Ribadisco, ancora che la migliore protezione dal virus è la vaccinazione e il Governo quindi invita a vaccinarsi anche per la terza volta, il richiamo è molto importante”.
16:20 - Inizia la diretta su Teleticino
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