Svizzera
Corpo guardie confine, effettivo minimo regolato per legge
Redazione
9 anni fa

La disposizione che prevede, per le guardie di confine, un effettivo almeno pari a quello del 31 dicembre 2003 non va abrogata. Discutendo, a livello di divergenze, la revisione della legge sulle dogane e dell'applicazione degli accordo di Schengen/Dublino, il Consiglio degli Stati è ritornato sulle sue posizioni, adeguandosi a una richiesta del Nazionale. Il dossier è pronto per le votazioni finali. A nome della commissione, Jean-René Fournier (PPD/VS) ha giustificato l'atteggiamento conciliante della commissione preparatoria con l'ampio sostegno al Nazionale affinché la disposizione sul numero di Guardie di Confine non venisse stralciata come richiesto invece dal Consiglio federale. La Camera del popolo teme infatti che le annunciate misure di risparmio possano incidere sull'organico del corpo, i cui effettivi sono appena stati rafforzati per far fronte alla crescente criminalità transfrontaliera e al terrorismo. Attualmente, ha rammentato il "senatore" vallesano, il Corpo delle guardie di Confine conta 2073 unità, un numero superiore al 2003 (1939 unità). Bisogna fare in modo, insomma, che non vi siano diminuzioni, ha spiegato Fournier, accennando anche al carattere simbolico di questa richiesta. Durante il dibattito al Nazionale, l'allora ministra della finanze Eveline Widmer-Schlumpf aveva difeso la soppressione di questa norma inclusa nel decreto federale che approva e traspone nel diritto svizzero gli accordi di Schengen e Dublino. A detta dell'ex Consigliera federale, tale soppressione non poteva essere interpretata come una rinuncia a una protezione efficace delle frontiere o a un livello di sicurezza elevato visto che dal 2004 l'effettivo del corpo è aumentato di un centinaio di persone e altri incrementi sono previsti. "Questa disposizione è stata approvata dal popolo e pertanto non va stralciata", aveva invece replicato Marco romano (PPD/TI) a nome della commissione. "Oggi tale esigenza è rispettata, ma non è sicuro che lo sarà anche in futuro", aveva sottolineato il deputato ticinese.

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