La sentenza
Coppia zurighese colpevole di tratta di esseri umani
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Keystone-ats
15 ore fa
I due avevano fatto credere a una giovane connazionale serba che avrebbe dovuto occuparsi solo del più piccolo dei tre figli e che in casa ci sarebbe stato poco da fare. In realtà, la 27enne ha dovuto lavorare sette giorni su sette ed è stata svegliata anche di notte per preparare il caffè.

Una coppia zurighese è stata riconosciuta colpevole di tratta di esseri umani. Lo ha stabilito il Tribunale federale (TF) revocando l'assoluzione pronunciata dal Tribunale cantonale di Zurigo. La coppia ha sfruttato una connazionale serba come tata e collaboratrice domestica. In una sentenza pubblicata oggi Mon Repos ha stabilito che la coppia aveva fornito alla donna, all'epoca 27enne, false informazioni sui suoi compiti, sul salario e sulle condizioni di lavoro. Avevano fatto credere alla giovane che avrebbe dovuto occuparsi solo del più piccolo dei tre figli e che in casa ci sarebbe stato poco da fare.

Una nuova pena

In realtà, tra il novembre 2015 e il giugno 2016, la 27enne ha dovuto lavorare sette giorni su sette, è stata svegliata anche di notte per preparare il caffè, non ha ricevuto la remunerazione concordata e ha dovuto dormire su un materasso sul pavimento del soggiorno o della camera dei bambini. Secondo il TF la coppia ha approfittato dell'impotenza della donna, che si trovava illegalmente in Svizzera. Quest'ultima aveva accesso al proprio passaporto e possedeva una chiave dell'appartamento, ma non disponeva dei mezzi finanziari necessari per lasciare il paese. Inoltre, avrebbe dovuto rinunciare ai salari non versati. L'assoluzione dall'accusa di tratta di esseri umani è quindi contraria al diritto federale, affermano i giudici losannesi. Il Tribunale cantonale di Zurigo deve ora stabilire una nuova pena.

La sentenza precedente

Nel luglio 2023 la corte aveva dichiarato l'uomo colpevole di coazione sessuale, usura, minacce e altri reati, condannandolo a una pena detentiva di 27 mesi, di cui 10 mesi da scontare, e a una pena pecuniaria condizionale di 180 aliquote giornaliere di 30 franchi. Doveva inoltre versare alla vittima un risarcimento per torto morale di 6'000 franchi. La moglie era stata giudicata colpevole di usura e di altri reati, e le era stata inflitta una pena detentiva condizionale di 10 mesi e una pena pecuniaria condizionale di 140 aliquote giornaliere di 30 franchi. 

 

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