
Sono tempi duri quelli che i consumatori e le consumatrici in Svizzera si attendono per il futuro. Secondo il sondaggio trimestrale condotto dalla Segreteria di Stato dell’economica (Seco), l’indicatore generale della fiducia dei consumatori e delle consumatrici ha raggiunto la soglia di -41,7 punti, arrivando così a superare i -39,3 punti toccati nell’ aprile 2020, uno dei momenti più duri della pandemia di Covid19.

Pessimismo riguardo ai propri bilanci familiari
Nello specifico, le economie domestiche svizzere sono pessimiste per quanto concerne il proprio bilancio futuro e passato: il sottoindice relativo all’andamento della situazione finanziaria passata (-35 punti) si rivela infatti essere ai livelli degli inizi degli anni ‘90, mentre quello sull’andamento della situazione finanziaria futura (-35 punti) è inferiore al minimo storico registrato nel gennaio 1995 (-26 punti).
L’aumento dei prezzi pesa sui conti famigliari
Stando alla Seco, il rincaro dei prezzi pesa sui conti delle famiglie svizzere, le quali sono restie a compiere acquisiti importanti. Rispetto al sondaggio di aprile, il sottoindice relativo all’andamento dei prezzi in passato è salito considerevolmente, toccando quota 127 punti, mentre per la prima volta dall’autunno del 2020 quello sull’andamento dei prezzi in futuro (115 punti) è diminuito leggermente, mantenendosi tuttavia elevato.
Fiducia nel mercato del lavoro
Nonostante ciò, la situazione è migliore per quanto riguarda il mercato del lavoro. Con -27 punti per quanto concerne la sicurezza dei posti di lavoro, e 27 punti per quanto concerne l’andamento dei dati sulla disoccupazione, i consumatori e le consumatrici valutano la situazione in modo più positivo rispetto alla media pluriennale. Inoltre, i consumatori e le consumatrici si attendono un mantenimento della situazione positiva attuale.
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