
I giovani d'età inferiore a 16 anni devono essere maggiormente protetti dalla pornografia su internet. È quanto chiede una mozione modificata dagli Stati e adottata oggi dal Consiglio nazionale per 90 voti a 66 e 15 astenuti. L'atto parlamentare inizialmente chiedeva di bloccare i siti problematici. I "senatori" hanno però eliminato il riferimento al blocco a favore di una maggiore informazione ai genitori sugli strumenti disponibili per tutelare i giovani. I fornitori di servizi di telecomunicazione dovranno quindi richiamare l'attenzione sull'esistenza di applicazioni che possono essere attivate a protezione della prole.
Una minoranza aveva chiesto la bocciatura dell'atto parlamentare perché ritenuto superfluo. La legge sulle telecomunicazioni - ha ricordato Christian Wasserfallen (PLR/BE) - prevede infatti già la possibilità di obbligare i fornitori di servizi d'accesso a internet a consigliare i loro clienti sulle possibili misure in materia di protezione. A ciò si aggiungono le disposizioni previste dalla nuova legge federale sulla protezione dei minori nei settori dei film e dei videogiochi.