Svizzera
Consegnato il terzo drone israeliano alle forze aeree svizzere
©VBS/DDPS
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Keystone-ats
3 ore fa
È il terzo apparecchio su sei che viene messo a disposizione delle forze aree. Il test effettuato a inizio settembre è stato positivo, nonostante i droni non abbiano tutte le funzionalità.

Tre dei sei droni ADS-15 dell'impresa israeliana Elbit sono attualmente a disposizione dell'esercito. Il terzo apparecchio è stato consegnato il 19 di settembre scorso da armasuisse alle Forze aree, si legge in una nota odierna dell'Ufficio federale dell'armamento. Entro la fine del 2026 (in principio ciò doveva avvenire già nel 2019, n.d.r), le Forze aeree avranno a disposizione tutti i sei droni di ricognizione per la messa in funzione e la manutenzione, precisa la nota.

Una vicenda travagliata

Poiché non è stato possibile conseguire le prestazioni garantite alla firma del contratto e, quindi, i traguardi previsti non sono stati raggiunti, si è deciso comunque di proseguire il progetto rinunciando, tuttavia, ad alcune funzionalità, ricorda il comunicato. In concreto, come noto, è stato deciso di rinunciare a tre funzioni che il produttore aveva originariamente garantito, ma che allo stato attuale non è possibile implementare: il sistema automatico anticollisione ("Detect and Avoid"), il sistema antighiaccio e il sistema per decolli e atterraggi indipendenti dal GPS. Per la rinuncia a queste funzionalità saranno richieste prestazioni supplementari a Elbit a titolo di compensazione. Attualmente sono in corso colloqui al riguardo col fornitore.

Primo test positivo

Nonostante le lacune, l'ADS 15 dovrebbe fornire un contributo "rilevante al rafforzamento della capacità di difesa della Svizzera", sottolinea la nota. Grazie alle prove eseguite all'inizio di settembre scorso, le Forze aeree e l'artiglieria hanno dimostrato con successo l'ampio spettro di impiego del drone durante un'esercitazione sulla piazza d'armi di Bière (VD): il fuoco di artiglieria è stato condotto mediante l'ADS 15: dall'aerodromo militare di Emmen (LU), l'ufficiale preposto ha condotto il fuoco in modo preciso, a grande distanza e in breve tempo, per il tramite di un velivolo telecomandato che sorvolava la piazza d'armi vodese.