Svizzera
Congelati oltre 5 miliardi di franchi di patrimoni russi
Immagine CdT
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Keystone-ats
3 anni fa
A dirlo è Erwin Bollinger, ambasciatore e responsabile delle relazioni bilaterali in seno alla Segreteria di stato dell’economia

Al momento, per quanto attiene alle sanzioni contro la Russia, sono stati annunciati - e congelati - patrimoni per 5,750 miliardi di franchi. Lo ha dichiarato stamane Erwin Bollinger, ambasciatore e responsabile delle relazioni bilaterali in seno alla Segreteria di stato dell’economia (SECO) durante un incontro coi media.

“Cifra che potrebbe cambiare”
Bollinger ha fatto presente che tale somma potrebbe cambiare nel corso del tempo, qualora dovessero essere adottate nuove sanzioni, col conseguente allungamento delle istituzioni, società o persone di nazionalità russa colpite da restrizioni.

Patrimoni congelati
L’ambasciatore attivo presso la SECO ha puntualizzato che tali patrimoni - conti bancari, denaro contante ma anche opere d’arte - sono congelati, bloccati, ma non confiscati. Tali beni - compresi immobili in varie località turistiche elvetiche - rimangono di proprietà degli aventi diritto. D’altronde manca una base legale per andare oltre, ha spiegato.

Non tutti i russi sono sotto sanzioni
Oltre a ciò, ha sottolineato, non si devono confondere i patrimoni bloccati con i beni di proprietà di cittadini russi in Svizzera: non tutti i russi con un collegamento con la Svizzera sono infatti sotto sanzioni. Bollinger si è detto fiducioso che gli istituti elvetici, specie le banche, annunceranno i beni da loro depositati che potrebbero far capo alle entità sanzionate. Finora abbiamo avuto buone esperienza al riguardo, ha aggiunto.

50mila richieste
Sul fronte umanitario David Keller, capo dello stato maggiore di crisi in seno alla Segreteria di stato della migrazione (SEM), ha sottolineato che i suoi servizi registrano in media mille profughi al giorno provenienti dall’Ucraina. La SEM si attende di dover trattare circa 50 mila richieste per l’ottenimento dello statuto di protezione S entro l’inizio dell’estate.

Si cercano alloggi
Sul fronte dell’alloggio, se ne cercano ancora da 2 a 3 mila per far fronte all’afflusso - ossia almeno 9 mila posti letto in totale -, anche se non tutti i profughi col permesso S vivono nei centri; diverse persone hanno trovato accoglienza da privati, ha spiegato. Al momento, la SEM assieme ai cantoni e all’amministrazione federale si sta dando da fare per cercare di risolvere il problema, ha sottolineato. Nel frattempo, si è proceduto anche a rafforzare l’organico di coloro che si trovano al fronte per aiutare i profughi, sia con forze interne sia ingaggiando personale avventizio.

Traffico esseri umani, alcuni casi
Per quanto attiene al pericolo di traffico di essere umani, Keller ha detto che sono stati segnalati alcuni casi sospetti isolati. L’Ufficio federale di polizia (Fedpol) e i Cantoni sono sull’attenti per evitare situazioni del genere. Laddove si trovano profughi sono stati affissi avvisi in Ucraino per mettere in guardia gli ospiti, che possono così farsi aiutare.

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