Svizzera
Concluso il viaggio di Ignazio Cassis in Niger
Twitter Ignazio Cassis
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Keystone-ats
3 anni fa
Nel corso di questi tre giorni, il ministro degli esteri ha visitato alcuni progetti sostenuti dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (Dsc)

È terminata oggi, dopo tre giorni, la visita del presidente della Confederazione Ignazio Cassis nel Niger, paese prioritario per la Confederazione nella sua strategia dell’Africa subsahariana. Accanto agli incontri ufficiali, il ministro degli esteri ha visitato alcuni progetti sostenuti dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione (Dsc). Recatosi nel paese africano assieme al presidente del Cicr Peter Maurer e alla presidente del Consiglio nazionale Irène Kälin, Cassis si è intrattenuto con i suoi ospiti in ambiti quali l’approfondimento delle relazioni bilaterali, la cooperazione internazionale e partenariato col Cicr, precisa una nota odierna del Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae).

Rafforzare le relazioni bilaterali
Incontrando il presidente del Niger - uno dei Paesi più vulnerabili del mondo - Mohamed Bazoum e altri membri del governo, Cassis ha elogiato il passaggio alla democrazia nel 2021, sostenendo che anche la Svizzera ha un interesse affinché la regione del Sahel si sviluppi e goda di stabilità. Da qui la necessità di rafforzare la relazioni bilaterali. Durante gli incontri si è parlato della cooperazione internazionale della Svizzera e del Consiglio di sicurezza dell’Onu, di cui il Niger è stato membro negli ultimi due anni occupandosi di cambiamenti climatici e conflitti. Uno scambio prezioso per la Svizzera, giacché la Confederazione aspira ad un seggio nel Consiglio di sicurezza per il biennio 2023-2024, sottolinea il comunicato.

Le città visitate
Durante il suo soggiorno, il presidente della Confederazione si è recato a Maradi e Agadez, dove ha visitato diversi progetti sostenuti dalla Confederazione. Nella città di Maradi, il ministro degli esteri ticinese ha visitato un progetto della Dsc nel campo della formazione che si prefigge di garantire l’accesso all’istruzione a bambini e bambine rifugiati. La Dsc è attiva dal 1978 in Niger, dove si impegna anche per migliorare la sicurezza alimentare e per la protezione della popolazione nel bisogno. Ad Agadez Cassis ha potuto rendersi conto della situazione provocata dalla crisi migratoria e ha visitato alcuni progetti di organizzazioni umanitarie che sostengono il governo locale nell’ambito della protezione dei migranti.

Aiuto umanitario d’emergenza e cooperazione allo sviluppo a lungo termine
Assieme a Maurer e Kälin, Cassis ha visitato anche un centro di riabilitazione finanziato dal Cicr che mette a disposizione delle persone disabili ausili tecnici come sedie a rotelle e offre anche corsi di formazione nel settore dell’artigianato tessile e metallurgico, aiutandole in questo modo a reintegrarsi nella società e a trovare un impiego. Il tutto si inserisce nel solco della tradizione umanitaria della Svizzera, precisa la nota. La Svizzera e il Cicr si adoperano per collegare maggiormente l’aiuto umanitario d’emergenza e la cooperazione allo sviluppo a lungo termine. Questo approccio aumenta le capacità di uno Stato di affrontare le crisi senza ricorrere ad aiuti esterni.

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