Svizzera
“Con la revoca delle misure temiamo un sovraccarico”
Immagine CdT
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Keystone-ats
3 anni fa
L’Associazione svizzera delle infermiere e degli infermieri teme un sovraccarico per il personale sanitario. “Chiediamo mezzi adeguati per esercitare la professione”

Sebbene la variante Omicron si ripercuota meno sulle cure intensive, la revoca delle misure anti-Covid fa temere un nuovo sovraccarico per il personale sanitario. La pandemia ha infatti aggravato la carenza di operatori della sanità, dichiara in una nota odierna l’Associazione svizzera delle infermiere e degli infermieri (ASI/SBK).

Personale esausto
Dopo due anni di pandemia di coronavirus, il personale sanitario è esausto, sottolinea l’ASI/SBK. Assenze e posti vacanti si accumulano in tutti i settori delle cure, mentre negli ospedali riprendono gli interventi rinviati. La fine annunciata delle misure per lottare contro la pandemia significa che numerosi interventi verranno ripristinati. “Prevediamo un nuovo aumento del carico di lavoro”, ha spiegato la presidente dell’ASI/SBK Sophie Ley all’agenzia Keystone-ATS.

Si chiedono i mezzi adeguati
L’associazione non prende posizione sulla revoca in una sola volta o a tappe delle restrizioni. Tuttavia chiede per il personale curante mezzi adeguati affinché possa esercitare la professione in condizioni migliori, se non altro riequilibrando lavoro e congedi.

Carenza aggravata
Le rivendicazioni dell’ASI/SBK non sono nuove, ma nel frattempo, con la pandemia, la carenza di personale si è aggravata. Stando alle cifre avanzate dall’associazione, nel quarto trimestre 2021 c’erano 12’300 posti vacanti nel settore delle cure, ovvero 1’000 in più rispetto allo stesso periodo del 2019. La maggior parte riguarda il personale infermieristico, con 6’000 posti vacanti, ha precisato Ley.

“Procedere rapidamente con le discussioni”
Dopo l’accettazione in novembre dell’iniziativa popolare “Per cure infermieristiche forti”, la presidente dell’ASI si attende ora che le discussioni per l’applicazione del mandato costituzionale procedano rapidamente. La popolazione ha condiviso i valori difesi dal testo e l’urgenza va al personale curante in carica, affinché rimanga nella professione, ha aggiunto.

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