
La maggior parte della popolazione elvetica prevede un aumento dei prezzi e gravi ripercussioni per le aziende svizzere a causa della guerra commerciale lanciata su scala globale dall'amministrazione USA. Lo rileva un sondaggio pubblicato oggi dall'istituto di ricerche di mercato YouGov. Il 70% degli intervistati si attende un incremento dei costi nella Confederazione quale conseguenza diretta della nuova politica doganale - si legge in una nota diffusa oggi da YouGov - mentre i tre quarti (74%) prevedono un impatto negativo sulle aziende. D'altro canto, il 20% di coloro che hanno preso parte all'indagine è dell'idea che i prezzi rimarranno stabili e il 12% crede che i nuovi dazi imposti dal presidente Donald Trump non avranno alcun impatto sulle società. Poco meno di un quarto (23%) degli intervistati ritiene invece che i propri investimenti attuali (azioni o fondi previdenziali), perderanno valore, prosegue il comunicato. Il 28% si aspetta che i valori di mercato rimarranno invariati, mentre solo l'8% crede in un'evoluzione positiva. Tuttavia, quasi un terzo degli intervistati ha dichiarato di non aver effettuato investimenti.
Quanto si è informati sui dazi?
Secondo l'istituto di ricerche di mercato, un'ampia percentuale di intervistati sostiene di essere ben informata in merito ai dazi imposti dagli Stati Uniti ai vari Paesi. Il 39% ha dichiarato di aver letto o sentito "relativamente parecchio" in merito all'argomento, mentre un altro 20% ha approfondito la questione. Circa un terzo (34%) degli intervistati ha ammesso di essersi informato solo superficialmente. Stando a YouGov, il 4% ha dichiarato di non averne mai sentito parlare. Al sondaggio condotto online tra il 25 giugno e il 2 luglio, giudicato rappresentativo, hanno preso parte 1'167 persone residenti in Svizzera di età compresa tra 18 e 79 anni.