Svizzera
CO2, approvate basi finanziarie per compensazioni all'estero
immagine Shutterstock
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Keystone-ats
3 anni fa
Le emissioni rimanenti devono essere compensate nel periodo dal 2021 al 2030. Per i progetti, l’Ufam si appoggerà al Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo

Una parte delle emissioni di CO2 dell'amministrazione federale dovranno essere ridotte mediante provvedimenti all'estero: nella sua seduta odierna, il Consiglio federale ha approvato le basi finanziarie e organizzative per raggiungere tali obiettivi che prevedono anche il coinvolgimento delle Nazioni Unite.

Ridurre le emissioni di CO2
Nelle intenzioni del governo, l'amministrazione federale deve ridurre in Svizzera le proprie emissioni di gas serra del 50% entro il 2030 rispetto al 2006, e il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) di almeno il 35% rispetto al 2001. Le emissioni rimanenti devono essere compensate nel periodo dal 2021 al 2030 con progetti di protezione del clima realizzati all'estero. Orientandosi all'Accordo di Parigi, l'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) dovrà acquistare le riduzioni ammesse; i costi sono a carico degli Uffici che sono tenuti a compensare le emissioni. Si stima, stando a una nota governativa odierna, che tra il 2021 e il 2030 dovranno essere compensate al massimo 2,3 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti.

UFAM si appoggia a UNDP
Per i progetti concreti, l'UFAM si appoggerà al Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP). A tale riguardo, è previsto fino al 2030 un tetto massimo pari a 37,7 milioni di franchi, che sarà coperto dai bilanci esistenti. La Svizzera può avvalersi degli accordi di protezione del clima che ha già firmato con Perù, Ghana, Senegal, Georgia, Vanuatu e Dominica. L'UNDP dispone già di un portafoglio di progetti in Ghana, Perù e a Vanuatu, ciò che dovrebbe permettere un'attuazione efficiente.

DDPS deve compensare emissioni
Il DDPS, quale importatore di carburante per l'amministrazione federale, è tenuto a compensare le emissioni di CO2. Una parte delle emissioni di carburante può essere compensata mediante progetti di protezione del clima realizzati all'estero. Per questi il DDPS potrà in futuro attingere al portafoglio di progetti dell'UNDP.

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