Alimentazione
"Cibo spazzatura", verso una limitazione della pubblicità?
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Redazione
9 mesi fa
Limitare la pubblicità del cibo spazzatura per i minori di 13 anni per combattere l'obesità infantile. È il progetto di legge a cui sta lavorando l'Ufficio federale della sicurezza alimentare e veterinaria. Un divieto adottato in numerosi paesi al mondo che però fa discutere. Scettica l'industria alimentare elvetica.

I famosi coniglietti di cioccolato tipici delle pubblicità della Lindt in un futuro non troppo prossimo potrebbero sparire definitivamente dalla televisione. Colpa - o merito - dell’USAV, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare e veterinaria, che sta lavorando ad un progetto di legge che farà scorrere fiumi di inchiostro. L’idea, racconta la NZZ, è quella di limitare le pubblicità destinate ai minori di 13 anni di tutti gli alimenti con alto tenore di zuccheri, grassi e sale. Ma c’è di più: un documento preliminare è già stato sottoposto all’industria alimentare. Del resto, nei Paesi industrializzati, obesità e sovrappeso sono un fenomeno in costante crescita, specie per quanto riguarda i minori. Si stima infatti che in Europa almeno un terzo di bambini e adolescenti sia in sovrappeso. In Svizzera va meglio, pari al 15%, ma è comunque troppo.

Bambini sensibili alle pubblicità

Numerosi studi mostrano inoltre come i bambini siano particolarmente sensibili alla pubblicità. Da qui la decisione di proteggerli da influenze potenzialmente dannose. Un provvedimento che in altre parti del mondo non è certo una novità. Il Québec, già nel 1980, aveva vietato la promozione di giocattoli e fast food attraverso réclame rivolte ai bambini, mentre in Cile è addirittura vietato commercializzare alimenti non salutari per chi ha meno di 14 anni. Inoltre, sempre in Cile, non è nemmeno possibile utilizzare cartoni animati e celebrità nelle pubblicità alimentari. Dal 2016 a Taiwan il divieto tocca invece caramelle, hamburger, patatine fritte, merendine e bibite zuccherate tra le 17 e le 21.

Situazione nel Vecchio Continente

E in Europa? I minori di 12 anni sono protetti anche in Olanda, Svezia, Norvegia e Danimarca. Il Regno Unito ha varato una legge ad ottobre del 2022, che vieta ogni pubblicità tra le 5.30 e le 21. Londra e Bristol hanno poi esteso il divieto di pubblicità alle fermate dei mezzi pubblici e sui taxi. A Brighton e a Hove è addirittura impossibile esporre cartelloni vicino a scuole, impianti sportivi, parchi, giardini, ospedali e ambulatori pediatrici e palazzi pubblici con uffici dedicati all’infanzia. In Francia sono invece obbligatorie avvertenze “salva salute” per le pubblicità del cosiddetto cibo spazzatura, un po’ come già si fa con le sigarette. In Svizzera? Vedremo: se a spuntarla alla fine saranno le autorità o i coniglietti pasquali.